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Meloni difende Piantedosi: "Accuse vergognose", a Bari nessuna forzatura

Il centrodestra continua a chiedere il coinvolgimento della Commissione Antimafia nell’inchiesta di Bari. Commissione che mercoledì nell’ufficio di presidenza potrebbe decidere, su input degli esponenti della maggioranza, di audire sia il presidente della Regione Puglia, Emiliano, che il sindaco del capoluogo De Caro. Oggi la premier Giorgia Meloni ha difeso l’operato del Viminale. «Penso che le accuse rivolte al ministro Piantendosi siano francamente vergognose. Penso che il ministro abbia agito correttamente. L’accesso ispettivo che è stato disposto dal ministero dell’Interno non è - ha sottolineato - pregiudizialmente finalizzato allo scioglimento: è una verifica che va fatta. Ed è esattamente la stessa misura che sarebbe stata utilizzata nei confronti di qualsiasi altro comune». Ed ancora: «Le accuse di utilizzare politicamente queste misure le reinvio al mittente. Noi non abbiamo fatto nessuna forzatura. Avremmo fatto una forzatura se non avessimo disposto un accesso ispettivo».

 

  

La maggioranza respinge l’offensiva di chi ritiene che alla base delle decisioni dell’esecutivo ci siano scopi politici ed elettorali. La nomina della commissione per verificare eventuali infiltrazioni a Bari è un atto dovuto, il ’refrain’. «È stato Decaro a politicizzare la questione, scatenando un inferno, mentre avrebbe dovuto essere il primo a chiedere che venisse fatta chiarezza», taglia corto il portavoce di Forza Italia, Nevi. «Decaro ed Emiliano stanno facendo figuraccia», dice anche il capogruppo di Fi al Senato, Gasparri riferendosi anche una foto rilanciata dal Giornale e dalla Verità del sindaco di Bari Antonio Decaro con la sorella del boss Capriati.  «7 maggio 2023: il sindaco di Bari Decaro fotografato con due donne che sarebbero rispettivamente sorella e nipote del boss ergastolano Antonio Capriati. Vero o falso?», il tweet del capogruppo di Fdi alla Camera, Foti.

 

«Stamattina mi sono svegliato e ho trovato la mia faccia su alcuni giornali nazionali accostati al termine mafia, mi sono chiesto chi fossero le due donne nella foto. Le donne nella foto sono estranee alle attività del clan», la reazione del presidente dell’Anci. Intanto la commissione è arrivata oggi al Comune di Bari. «Le porte del Comune sono spalancate. Abbiamo sempre cercato di lavorare nel rispetto delle regole e della legalità», ha detto in una diretta social Decaro che poi, riguardo al resoconto del governatore della Puglia («Quando ero sindaco di Bari, minacciarono l’assessore Decaro e lo ’affidai' alla sorella del boss», ha detto Emiliano), ha sottolineato: «Io non so cosa ricordi, non ho mai incontrato la sorella di nessuno».