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Giorgia Meloni, svolta nel fisco: "Uno Stato che vessa è visto come il nemico"

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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legislativo riscossione sulla direzione del Fisco amico. Tra le misure contenute quella sulle cartelle esattoriali per i contribuenti in difficoltà: possibili rate fino a 10 anni. "Io penso che una nazione seria debba ricordarsi che la ricchezza non la produce lo Stato, ma è lo Stato che deve mettere le aziende e i lavoratori nelle migliori condizioni possibili per creare ricchezza", ha detto la premier, Giorgia Meloni, a Trento per la cerimonia di firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Provincia autonoma. È in questa direzione, che la presidente del Consiglio cita la riforma del fisco che il governo sta portando avanti "con un nuovo approccio", perché "non si disturba chi produce ricchezza. Uno Stato che vessa, che è visto come un nemico, che non collabora quando ti vede in difficoltà, è uno Stato di cui è più difficile fidarsi".

 

"Io penso che una Nazione seria debba ricordarsi che non è lo Stato che produce ricchezza ma le aziende ma lo Stato deve metterle nella condizione di farlo al meglio. Abbiamo concentrato le poche risorse che avevamo sulla crescita delle famiglie: è una scelta politica", rimarca la premier.

Sui risultati economici del governo, Meloni spiega: "Sono fiera che l’Italia ha il record di occupazione, di crescita del lavoro femminile, di crescita dei contratti stabili, l’Italia è una delle due Nazioni nei Paesi Ocse a poter avere una crescita del reddito reale delle famiglie".

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