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Abruzzo, bordata di Ronzulli alla sinistra: "La zuppa è riuscita male"

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L'Abruzzo resta al centrodestra e Licia Ronzulli non usa perifrasi per commentare la vittoria di Marco Marsilio. "Dare a queste elezioni una valenza politica nazionale è stato un errore, una forzatura della sinistra, che evidentemente si illudeva di poter fare un grande minestrone di partiti molto diversi e in contrapposizione fra loro per mettere in difficoltà il governo. Beh, la zuppa è riuscita male": sono parole nette, scandite, quelle concesse dalla senatrice di Forza Italia a La Stampa. A scrutinio ormai completato, il presidente uscente si è attestato sette punti avanti sullo sfidante del centrosinistra Luciano D'Amico: 53,5 contro 46,5 per cento. Dopo un primissimo exit poll, diffuso alla chiusura delle urne, che lasciava intravedere un possibile sfida all’ultimo voto, la vittoria si è profilata subito solida. 

 

 

"Quando ci si misura con gli elettori, non è questione di sigle, ma di visione, di programmi, di coerenza. Noi condividiamo tutto questo da trent’anni, siamo credibili, compatibili e uniti. Non siamo mai stati un cartello elettorale solo con il mero fine di occupare un posto in Parlamento. Noi siamo un popolo che condivide valori, programmi, idee. Le opposizioni no. E gli elettori non si fanno ingannare tanto facilmente. Diciamo che la sinistra non esce affatto bene da queste due elezioni", ha aggiunto la capogruppo azzurra, sottolineando quindi l'importanza di una sincera condivisione di intenti e di obiettivi. Un successo, quello del partito guidato da Antonio Tajani, che ha superato ogni aspettativa. Il voto abruzzese, per Forza Italia, è stato ricco di soddisfazioni. Parliamo di numeri: 13,4% dei consensi, 7.7841 voti totali e 4 consiglieri regionali eletti.

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