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Salvini fa impazzire la sinistra: "Giù le mani dalla polizia"

Dario Martini
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Difendere la polizia per la sinistra è un’eresia. Le parole pronunciate ieri da Matteo Salvini diventano così motivo di scontro. «È giusto analizzare se a Pisa si è fatto tutto quello che si doveva- ha detto intervenendo alla scuola della Lega Anche i poliziotti non sono robot, sono uomini e donne, non è accettabile che le centinaia di migliaia di persone in divisa che garantiscono sicurezza e democrazia vengano tirate in ballo nella contesa politica. Giù le mani dalla forze dell’ordine».

Il vicepremier non può «accettare la messa all’indice della polizia italiana come un corpo di biechi torturatori». Salvini chiede il rispetto delle regole. «Se uno va in piazza con tutti i permessi, senza sputare, insultare, minacciare non ha nessun tipo di problemi. Bene ha fatto Piantedosi, faremo tutti gli accertamenti del caso». Gli accertamenti e le verifiche del ministero dell’Interno sono volte ad appurare proprio questo. Le forze dell’ordine hanno attaccato deliberatamente inermi e giovani manifestanti o hanno reagito a un tentativo di forzare il cordone di polizia? La prima ipotesi è quella che Pd, M5S e Avs hanno subito dato per buona, grazie ad una serie di filmati circolati subito in rete. La seconda, invece, è corroborata da altri video, in cui si vedono gli attimi immediatamente precedenti la carica. I protagonisti sono alcune persone incappucciate, che insultano e prendono a calci e pugni i poliziotti, facendone cadere almeno uno a terra. L’utilizzo dei manganelli sarebbe stata proprio la risposta a questa aggressione. Il ministro Piantedosi ha garantito che eventuali «eccessi» da parte delle forze dell’ordine saranno appurati e, nel caso, sanzionati. Ma la sinistra continua a caricare a testa bassa. Per il capogruppo alla Camera del Pd, Francesco Boccia, quelle di Salvini sono «parole irresponsabili», perché «le immagini che sono arrivate da Pisa sono inequivocabili: non sono stati certo i manifestanti a manganellare le forze dell’ordine».

Anche la capogruppo di Avs, Luana Zanella, è sulla stessa lunghezza d’onda: «Oggi Salvini ha passato il segno: giù le mani dal presidente Mattarella, si scusi per le sue parole sconsiderate». Qual è questa frase di Salvini che Zanella ritiene «sconsiderata»? Eccola: «Le parole del presidente si leggono, non si commentano». Probabilmente l’esponente di Avs considera oltraggiosa anche un’altra riflessione di Salvini. La seguente: «È sempre meglio che non ci siano scontri. Poliziotti e carabinieri sono quotidianamente vittime di violenza fisica e verbale. Anche in quella piazza. Se mio figlio andasse a urlare "sbirro coglione" (come avvenuto a Pisa, ndr) poi se la dovrebbe vedere con me». Perché «chi mette le mani addosso a un poliziotto o a un carabiniere è un delinquente».
Intanto, il sindacato di polizia Coisp ha scritto una lettera al presidente Mattarella. «Nessun appartenente alle forze dell’ordine va in servizio con il desiderio di "manganellare" qualcuno - ricorda il segretario generale Domenico Pianese - Ne sono testimonianza le migliaia di donne e uomini in divisa che restano feriti o che hanno sacrificato la propria vita per difendere i cittadini e salvaguardare le istituzioni democratiche del nostro Paese. Noi, fintanto che ci verrà imposto dalle leggi dello Stato, interverremo per garantire il rispetto delle norme, delle prescrizioni e della sicurezza di chiunque. E lo facciamo a prescindere dalle opinioni personali, dal colore politico dei manifestanti e dalle motivazioni di qualsivoglia dissenso pubblico».

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