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Centrodestra all'assalto. Schmidt punta Firenze, a Prato spuntano due donne

Christian Campigli
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Due sfide locali difficili, impossibili da pronosticare, sulle quali però il centrodestra toscano si gioca il proprio futuro. Perché è del tutto evidente che i risultati alle comunali di Firenze e Prato, le due città più popolose della regione, saranno determinanti per il tentativo di conquistare Palazzo Sacrati Strozzi e detronizzare Eugenio Giani. Aver conquistato la costa, Siena, Arezzo e Pistoia non può assolutamente bastare per entrare in Regione da vincitori. Anche perché, non va dimenticato, il centrosinistra passeggerà a Livorno, altra realtà da oltre duecentomila abitanti. Sulle rive dell'Arno il nome del candidato è stato scelto da mesi, fin da settembre, quando il nostro giornale ve lo raccontò con grande anticipo. I moderati cercheranno di conquistare Palazzo Vecchio con Eike Schmidt, ex direttore degli Uffizi, che verrà presentato a marzo.

 

 

La tattica dei conservatori è quella di far “logorare” al massimo la sinistra, divisa e bisticciona. E di proteggere quanto più possibile un candidato civico che, secondo i vertici del centrodestra, potrebbe accusare una campagna elettorale troppo lunga e, di conseguenza, logorante (anche a livello fisico). La prospettiva di ritrovarsi di fronte quattro candidati progressisti (Sara Funaro, Stefania Saccardi, Cecilia Del Re e Dmitrij Palagi) spalancherebbe allo storico dell'arte le porte del ballottaggio. A Prato c'è ancora molta incertezza. L'asso nella manica, il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli, ha più volte declinato l'invito. I nomi fin qui emersi dalle riunioni tra i vertici dei moderati, Gianni Cenni e Tommaso Cocci, non convincerebbero del tutto.

 

 

“Sarebbe un miracolo arrivare al ballottaggio”, ci racconta un parlamentare. Nella giornata di ieri aveva fatto capolino la suggestione Chiara La Porta, parlamentare di FdI, pratese doc, ma considerata troppo giovane per un ruolo tanto delicato come quello di sindaco. E così si sta facendo strada l'ipotesi di un civico. Due donne, professioniste serie, impegnate e toste. Alessia Galdo, apprezzata dall'ala più moderata e liberale di Fratelli d'Italia, notaio, come il padre Gennaro, 36 anni, moglie dell’imprenditore del settore logistico Federico Albini e Irene Sanesi, commercialista, da sempre molto vicino al mondo cattolico. Una figura in grado di attirare da quell'area (storicamente orientata verso il  centrosinistra) numerose preferenze e di traghettare il centrodestra al ballottaggio. 

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