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Manovra, saltano le ferie per i deputati? “Siamo spettatori”, caos alla Camera

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Malumore diffuso alla Camera per la calendarizzazione dei lavori negli ultimi giorni dell’anno per l’approvazione della Manovra. “Noi deputati? Siamo spettatori. Gli spettatori della democrazia. O si torna per fare degli emendamenti o non si torna”, lo sfogo di un onorevole raccolto dal Corriere della Sera. Ma cosa sta succedendo? Per evitare l’esercizio provvisorio, la Camera si riunirà anche il 27, 28 e 29 dicembre, con il centrodestra che però non potrà presentare neanche un emendamento, visto le risorse sono già state impegnate. Un’intesa suggellata dalla stessa Meloni con i suoi. Quindi niente ferie prolungate e niente emendamenti, ma tutti al lavoro: è da qui che nascono le problematiche che agitano gli onorevoli. 

 

 

“Badi bene. Non sono arrabbiato per il fatto di dover lavorare. Se mi si dice che io posso portare anche un solo euro sul mio territorio, vengo in aula anche il 31 dicembre, con il cotechino sul fuoco. Ma così è un po’ troppo…” la reazione di un altro deputato. E il quotidiano racconta così la situazione: “Il malumore non ha partito, è ugualmente diffuso tra tutte le forze della maggioranza. C’è chi se la prende con il presidente della Camera Lorenzo Fontana, troppo arrendevole. E chi, per motivi simmetricamente opposti, con quello del Senato Ignazio La Russa, troppo aggressivo. Trovi leghisti che se la prendono con Fontana e Fratelli d’Italia che ce l’hanno con La Russa. Molti, poi, accusano il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani”. Un Natale a singhiozzo per i membri della Camera.

 

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