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Lettera Marina Berlusconi, cosa dice Rita Dalla Chiesa ai pm di Firenze

La lettera di Marina Berlusconi al Giornale continua a far discutere. Ora prende posizione anche la deputata forzista Rita Dalla Chiesa che attacca una parte della magistratura rea di infangare il nome del Cavaliere e di proseguire una guerra iniziata trent'anni fa. «La lettera di Marina Berlusconi è la lettera di una figlia, e di una cittadina, che denuncia una giustizia ingiusta. Così l’ho sempre definita io, anche in tempi non sospetti. È una vigliaccata che stanno facendo a Berlusconi da 30 anni. Ma, attenzione, qui si parla di una parte dei giudici, non possiamo dire la giustizia in toto, perché io conosco tanti giudici che si comportano in maniera esemplare. C’è un gruppo di giudici che, per motivi politici, ha deciso di massacrare Berlusconi e Forza Italia». Lo afferma Rita Dalla Chiesa, parlando con l’AGI, a proposito della lettera scritta dalla figlia primogenita di Silvio Berlusconi in merito a quanto sosterrebbe la Procura di Firenze nell’indagine sulle stragi di mafia del 1992-93.

«Per me è inaccettabile immaginare che Berlusconi, con tutto quello che ha costruito, si possa essere messo a tavolino con la mafia per decidere la strage di Firenze per avere agevolazioni sulla sua carriera politica», prosegue l’ex conduttrice televisiva, figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. «Berlusconi è stato un imprenditore, per me il più grande. Come tutti gli imprenditori, la sua carriera avrà avuto luci e ombre. Perché, quella di Gianni Agnelli non ha avuto luci e ombre? Ma questa accusa infamante è inaccettabile, va contro qualsiasi etica - prosegue - Ed è smentita anche dai fatti, perché Berlusconi ha inasprito il 41 bis e durante i suoi governi sono stati arrestati più mafiosi che in qualsiasi altro esecutivo». «Per me è inaccettabile. Così com'è inaccettabile - è lo sfogo - il fango che mi hanno buttato addosso perché l’ho sempre difeso, avendolo conosciuto bene. Attaccare Berlusconi in modo strumentale dopo la sua morte: non c’è proprio etica in questo».

  

 

 

 

 

A chi le chiede se la lettera di Marina sia il preludio di un maggior coinvolgimento della famiglia Berlusconi in politica, la deputata FI risponde dicendo che «la famiglia Berlusconi è vicina a Forza Italia. Forza Italia era uno dei sentimenti più grandi di Berlusconi e anche la lettera inviata ad Antonio Tajani, che è stata letta al Consiglio nazionale, è un segno di vicinanza della famiglia». «Per noi è già importante il sostegno morale della famiglia, perché è come avere Berlusconi con noi», conclude.