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Elezioni Molise, alleanza tra centrodestra e Terzo Polo: l’esperimento per il futuro

Christian Campigli

Un voto importante. Anzi, decisivo per il futuro prossimo della politica italiana. Sottovalutato (a torto) dalla "grande" stampa. Un laboratorio, che potrebbe sancire una nuova alleanza. Il Molise si prepara a rinnovare il proprio consiglio regionale. E a votare il governatore domenica 25, dalle 7 alle 23 e lunedì 26 giugno, dalle 7 alle 15. Si prospetta una sfida a tre tra il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, sostenuto da Pd e Movimento Cinque Stelle, il sindaco di Termoli e presidente della provincia di Campobasso, Francesco Roberti appoggiato dal centrodestra e Azione - Italia Viva ed Emilio Izzo con la lista civica “Io Non Voto I Soliti Noti”. 

 

  

 

Roberti è la grande novità di questo scenario. Perché i conservatori si sono alleati, alla luce del sole, col Terzo Polo. Se il risultato sarà convincente e non vi saranno tensioni eccessive, l'esperimento potrebbe ripetersi. Sia a livello locale, che nazionale. Sul primo fronte, le tornate elettorale di Firenze (2024) e Toscana (l'anno successivo), territori nei quali Italia Viva ha un peso specifico importante, potrebbero essere una ghiotta occasione per bissare l'esperienza molisana. Perché Stefania Saccardi, sulle rive dell'Arno, potrebbe scompaginare i piani del Partito Democratico. Se verranno organizzate le primarie del centrosinistra, la renziana "rischia" di vincere. E di scippare uno degli ultimi fortini rossi ai dem. Se, al contrario, Botteghe Oscure deciderà in autonomia, il Terzo Polo potrebbe trovare un accordo col centrodestra. E diventare, in un attimo, favorito alla conquista di Palazzo Vecchio. 

 

 

Non vanno poi dimenticate le riforme costituzionali. Sul premierato, le posizioni del governo Meloni e di Matteo Renzi sono molto vicine. E chissà che il Terzo Polo possa entrare anche all'interno dell'esecutivo dei moderati.