polemica continua

Decreto lavoro, Salvini perde la pazienza: “I sindacati? Sono su Marte”

Luigi Frasca

«Un sindacato che invita i lavoratori in piazza contro un aumento in busta paga che arriva a 100 euro non so se esista nemmeno su Marte». Matteo Salvini liquida così, intervenendo su Rtl, le critiche contro il decreto Lavoro del governo approvato dal consiglio dei ministri il primo maggio. Uno stupore sincero quello del leader leghista e ministro dei Trasporti, che insiste sulla «follia» di una chiamata in piazza per contestare il governo con questi presupposti. «In questo decreto ci sono anche interventi sulla sicurezza, sull’alternanza scuola-lavoro, sugli invalidi, sui vedovi e le vedove. Capirei se ci fosse stato un taglio delle buste paga, ma portare i lavoratori in piazza contro un Governo, che può stare simpatico o antipatico, ma mette in busta paga fino a 100 euro in più al mese è una scelta che mi incuriosisce». Ma lo scontro più aspro è con il leader della Cgil Maurizio Landini. Il ministro dei Trasporti ha infatti annunciato ieri mattina di aver deciso di convocare nei prossimi giorni i sindacati al ministero per discutere delle opere in corso e della sicurezza sul lavoro. Ma il capo della Cgil non ha gradito neppure questo e ha replicato polemico: «Spero non di domenica alle 19». Critica che si riferisce alla decisione del governo che aveva fissato il Cdm nel giorno della Festa dei lavoratori. E il segretario Cgil insiste: «Sono mesi che il governo non sta discutendo con nessuno e ha trovato il tempo di convocarci domenica sera alle 19 per dirci che il giorno dopo faceva un decreto».

 

  

 

Della forma «possiamo parlare», concede il numero uno del Carroccio, mentre dal Mit hanno fatto sapere che la data della convocazione per il confronto verrà comunicata «con largo anticipo». Rassicurazioni che non bastano alla Cgil che ha confermato la mobilitazione di maggio che partirà il 6 da Bologna, ed estende l’invito in piazza a tutte «le forze politiche sono d’accordo con le nostre proposte». E a lui si accoda anche il leader Uil Pierpaolo Bombardieri: «Andremo avanti perché le diseguaglianze non diminuiscono e abbiamo la responsabilità di stimolare una discussione per cambiare le cose che stiamo vivendo».

 

 

Al contrario di Landini, però, il capo della Uil è più disponibile al confronto con il ministro: «A Salvini diciamo che non abbiamo problemi di date, siamo sempre pronti al confronto in qualunque giorno dell’anno, quando si tratta di fare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori, dei giovani e dei pensionati». Stessa disponibilità anche da parte di Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl: «È importante l’annuncio del ministro Salvini di un confronto al ministero delle infrastrutture. Obiettivo comune è accelerare gli investimenti pubblici e quelli legati al Pnrr, sbloccare i progetti e realizzare le grandi opere di cui ha fortemente bisogno il Paese».