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Manovra, Meloni riunisce i capigruppo della maggioranza: misure da 30 miliardi

L’appuntamento è fissato per le ore 18 a palazzo Chigi: il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, incontrerà i capigruppo della maggioranza. Sul tavolo la legge di bilancio che arriverà in Consiglio dei ministri lunedì. Confermate le cifre: si tratta di misure per circa 30 miliardi. Il governo è a caccia di risorse: una delle ultime ipotesi sul tavolo potrebbe essere quella di un aumento delle imposte su tabacco e gioco online. Il cantiere è aperto, al momento alcuni «punti fermi» li ha elencati oggi il vicepremier Salvini: «Dall’innalzamento della soglia della flat tax allo stop alla legge Fornero con l’avvio di quota 41 a una rinnovata pace o tregua fiscale, come l’ha chiamata Giorgia in Parlamento, e una revisione del reddito di cittadinanza che sarà sicuramente compresa». «In manovra daremo dei primi segnali», ha osservato il leader della Lega. 

 

  

 

Nella legge di bilancio ci dovrebbe essere spazio anche per una sanatoria per il rientro dei capitali all’estero. L’esecutivo punta anche a sostenere le imprese con un primo taglio del cuneo fiscale. La maggioranza è al lavoro in vista della presentazione del testo della manovra che dopo il via libera del Consiglio dei ministri approderà prima alla Camera dei deputati: sono attese entro domani le proposte di Forza Italia che punterà, tra l’altro, sulla necessità di misure per i giovani e sulla revisione del reddito di cittadinanza. Intanto oggi il ministro per gli Affari regionali Calderoli ha incontrato i presidenti di Regione sul tema dell’autonomia. Domani a palazzo Chigi ci potrebbe essere, secondo quanto riferisce uno dei partecipanti all’incontro di oggi in conferenza delle Regioni, l’avvio di un confronto politico nel governo. Il ministro Calderoli potrebbe riferire sull’esito dell’incontro di oggi. Nell’esecutivo si ribadisce che la linea è quella della cautela, anche in vista del dibattito che si aprirà più in generale sulle riforme. La Lega punta ad accelerare mentre FI e Fdi sono aperte al dialogo ma mantengono una posizione di prudenza. 

 

 

La Lega punta soprattutto sulla rottamazione delle cartelle esattoriali. Forza Italia, invece, chiede agevolazioni per i giovani: zero tasse sui nuovi assunti, la proposta del partito azzurro. Inoltre insiste su un altro cavallo di battaglia rilanciato da Silvio Berlusconi in campagna elettorale: portare, con dei ‘paletti’, le pensioni minime a mille euro. La legge di Bilancio sarà soprattutto dedicata al caro-energia. È prevista la rateizzazione delle bollette per le imprese ma si sta studiando, riferiscono fonti parlamentari, un meccanismo che consenta questa misura solo alle imprese che garantiscono di rimanere in Italia e di non voler licenziare. Verrà rivisto il reddito di cittadinanza che dovrebbe essere revocato a chi rifiuta una proposta di lavoro. Tra le ipotesi, secondo alcuni rumors, ci sarebbe anche quella di valutare una stretta sul sostegno a chi ha meno di trent’anni, sul modello francese. Il presidente del Consiglio Meloni punta in ogni caso a compattare la maggioranza e ad evitare che si possa verificare l’assalto alla diligenza durante l’iter della manovra in Parlamento.