il governo che verrà

Totoministri, rebus Economia: mentre Panetta resiste, spunta il nome insospettabile

Il nome del prossimo futuro ministro dell'Economia resta la casella più importante e al tempo stesso più in bilico del prossimo esecutivo. Fermo restando che andrà a un tecnico - necessario a "tranquillizzare" mercati e cancellerie sulla tenuta dei conti pubblici italiani - resta il problema di dare un'identità al profilo. E se non è un mistero che Giorgia Meloni abbia già individuato quella figura in Fabio Panetta, italiano nel board della Bce, è altrettanto nota la ritrosia di quest'ultimo ad accettare l'incarico, magari pensando ad altri ruoli in futuro (la presidena di Bankitalia il prossimo anno?).

  

Così, nell'attesa che Meloni riceva l'incarico di Mattarella e possa magari contare sulla moral suasion di quest'ultimo per convincere Panetta, si affacciano altre ipotesi per il ruolo. L'elenco lo fa La Stampa: "Il nome di Domenico Siniscalco, ex ministro, è in calo, mentre prendono quota altri due (ovviamente tecnici): Luigi Buttiglione, già dirigente di Bankitalia e Bce, che oggi gestisce un fondo d'investimento, e soprattutto Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti".

Scannapieco e Buttiglione, quindi. Ma mentre del primo si sa tutto, compreso il fatto che la sua nomina apparirebbe strana dopo le ultime mosse di Cdp sul dossier Tim che, come riferito da Il Tempo, potrebbero mettere in difficoltà proprio Fratelli d'Italia, sul secondo si sa assai meno.

Su Buttiglione, in particolare, spunta un curioso particolare dal recente passato. Nel luglio scorso, un'inchiesta de l'Espresso lo indicò come anello di congiunzione tra Fratelli d'Italia e il mondo della finanza. Circostanza peraltro smentita a stretto giro dallo stesso economista e da una replica puntuta di Giorgia Meloni: «Leggo su L’Espresso che l’uomo chiave di Fratelli d’Italia, soprattutto per il contatto con il mondo della finanza, sarebbe un tal economista Luigi Buttiglione. Purtroppo né io né i vertici di Fdi sappiamo chi sia. Chiedo la cortesia al direttore dell’Espresso Abbate di mandarmi il numero di telefono di questo Buttiglione in modo da poter parlare con chi ha in mano le sorti del partito che presiedo, e già che c’è di fornirmi le evidenze che gli hanno consentito di pubblicare questa presunta notizia. La pochezza del giornalismo di sinistra non smetterà mai di sorprenderci». Evidentemente, si potrebbe dire con una battuta, quel numero di telefono è stato poi effettivamente girato a Meloni...