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Letta torna alla carica: ingerenze russe sul voto, Berlusconi e Salvini amici di Putin. Il centrodestra insorge: disperato

Enrico Letta torna a battere il tasto delle ingerenze russe sulle elezioni politiche del 25 settembre e il centrodestra insorge: "Illazioni disperate". "La Russia è entrata in questa campagna elettorale", ha detto il segretario del Pd in un’intervista al giornale spagnolo El Periòdico: "C’è una forte ingerenza della Russia a favore della destra, perché il governo russo sa che la nostra posizione continuerà ad essere in linea con la posizione contraria a Putin".

 

  

"I sondaggi, oltre a dare il centrodestra in vantaggio, segnalano anche che il 45% degli elettori è indeciso. Noi ci stiamo concentrando su questo e sugli astenuti facendo loro capire cosa si rischia con la destra al potere", dice il dem che torna ad agitare  spauracchio, se vince il centrodestra, dell'Italia che rischia di "finire fuori dall’Europa" al fianco di "paesi come Polonia e Ungheria". "È insieme a questi governi che leader politici come Giorgia Meloni e Matteo Salvini vorrebbero posizionare l’Italia", attacca Letta che afferma: il leader della Lega e Silvio Berlusconi sono "due amici della Russia". L'intervistatore spagnolo gli chiede se continuerà alla guida del Pd in caso di sconfitta, e Letta ha risposto: "Vinceremo".

 

 Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia e presidente della Commissione esteri a Palazzo Madama, commenta che " Letta, che si proclama paladino della responsabilità, non perde occasione per spargere veleno sul centrodestra e per demonizzare gli avversari politici. Ma sulla base di quale principio, si arroga anche il diritto di screditare l’immagine dell’Italia all’estero?". Craxi parla di parole "di una gravità assoluta": "Se Letta ha degli elementi concreti a sostegno delle accuse di ingerenza russa per favorire il centrodestra, lo dica subito. In caso contrario, le sue sono soltanto illazioni che denotano la condizione disperata in cui versa la sinistra italiana".

 

All'attaccco anche  il capo politico di Noi moderati, Maurizio Lupi: "Enrico Letta continua a spargere veleni sulla stampa internazionale con l’obiettivo di delegittimare il Centrodestra, facendolo passare per una coalizione filoputiniana. Questa campagna del segretario Pd, però, pur non avendo alcun effetto sulle intenzioni di voto, anche perché il Centrodestra è storicamente atlantista, produce effetti gravi: scredita l’immagine internazionale dell’Italia, la indebolisce sui mercati e rischia di danneggiare le nostre imprese. Possibile che chi fa la campagna all’insegna della ’responsabilità’ non se ne renda conto?".