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Goldman Sachs non vuole la destra al governo: “I mercati punirebbero l’Italia”. Insorge Giorgia Meloni

L’avvicinarsi delle prossime elezioni politiche «potrebbe rivelarsi il catalizzatore atteso da alcuni operatori di mercato per verificare quanto sia sostenibile il debito italiano». Il giudizio è della banca Goldman Sachs, secondo cui «un cambiamento dell’attuale coalizione di governo finirà probabilmente per aumentare l’incertezza sulla realizzazione del Recovery Fund, il suo impatto sulla crescita e, di conseguenza, il suo sostegno alla sostenibilità del debito». Oltre a dare un endorsement a Mario Draghi gli affaristi statunitensi sbarrano la strada a Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia: «Le elezioni politiche del 2023 sono un rischio per l'Italia. Se vincesse la destra i mercati punirebbero il Paese».

 

  

 

In generale, gli analisti della banca d’affari americana restano comunque relativamente ottimisti sulle prospettive del debito dei Paesi dell’Europa meridionale. «In previsione del rialzo della Bce», si legge in un’analisi dedicata al tema, «i rendimenti in tutta l’area dell’euro sono aumentati notevolmente, riportando la sostenibilità del debito dell’Europa meridionale al centro dell’attenzione del mercato. Anche se le prospettive di crescita reale per l’Europa meridionale rimangono vulnerabili a causa della crisi energetica e della guerra in Ucraina, il cuscinetto a breve termine fornito da un’elevata crescita nominale e dalla persistente crescita nominale elevata, dal persistente sostegno fiscale europeo (Recovery Fund e, più recentemente, RepowerEu) e dal graduale inasprimento della politica monetaria offrono alla regione ulteriore tempo per affrontare le sue debolezze strutturali. Inoltre, la scadenza media relativamente lunga del debito pubblico (da 7 anni in Italia a 21 anni in Grecia) contribuirà ad attenuare l’impatto a breve termine dell’aumento dei rendimenti sul costo del debito».

 

 

Il documento stilato ha mandato su tutte le furie Giorgia Meloni, che sondaggi alla mano guida il primo partito d’Italia, con il centrodestra unito che galleggia sulla soglia del 50% dei voti degli italiani: «A pochi mesi dalle elezioni politiche la Goldman Sachs si dice preoccupata dall'esito delle urne. La banca d’affari americana non vede di buon occhio un governo con pieno mandato popolare degli italiani per fare i loro interessi, preferiscono un'accozzaglia con dentro tutto e il contrario di tutto, sorretta da parlamentari pronti a votare qualsiasi piano di svendita pur di conservare la poltrona fino alla fine. Ma prima o poi - conclude la numero uno di FdI -arriverà il giudizio del popolo italiano, piaccia o meno alla Goldman Sachs».