Scontro stellare

M5S a pezzi, Giarrusso lascia e fonda un partito con gli ex grillini. Conte: "Mi chiedeva poltrone"

L'ultima uscita al Movimento 5 Stelle è un addio che pesa. Dino Giarrusso lascia il M5S e lancia un nuovo partito che raggrupperà fuoriusciti dal Movimento come lui e non solo. L'ex Iena lo ha annunciato questa mattina 25 maggio a Coffee Break su La7: "Non sono io che lascio il M5s, perché già so la delusione di tante persone che mi stimano e mi vogliono bene, e so che farò la gioia di tante persone che nel mio partito mi hanno combattuto - ha detto l'europarlamentare - Avevo chiesto le primarie per la candidatura alla Regione Siciliana ed è stato fatto subito un comunicato in cui si diceva che era una mia posizione personale, quasi a volermi fermare", ha aggiunto Giarrusso.

 

  

 

 

"Noi non stiamo facendo le primarie interne - ha detto ancora Giarrusso - Un modo per far fare i terzi mandati a quelli che sono al secondo mandato, perché si vuole fare ua lista a sostegno del candidato presidente in cui mettere quelli del M5s che sono al secondo mandato. Il M5s è uscito dai valori che lo hanno fatto grande". Dura la replica del leader del M5S Giuseppe Conte: "Il nuovo partito annunciato da Dino Giarrusso, è un elemento di chiarezza. Già riceviamo numerosi attacchi dall’esterno, abbiamo quindi bisogno di persone che dall’interno non lavorino per danneggiare il Movimento. Giarrusso l’ho incontrato spesso, anche di domenica, e mi ha sempre parlato e chiesto poltrone, vicepresidenze, posizioni, delegati territoriali. Non ho mai avvertito dissenso politico. Ora gli chiediamo coerenza, chi lascia il Movimento deve lasciare i suoi incarichi che ha grazie a noi. Il suo ruolo in Europarlamento è per noi strategico". Così il leader M5s, Giuseppe Conte durante un punto stampa alla Sapienza di Roma.

 

 

 

Non si è fatta attendere la risposta di Giarrusso: "Trovo imbarazzanti le parole di Conte perché completamente false e quindi diffamatorie". Parlando con l’Adnkronos l’europarlamentare ha aggiunto: "Mi stupisco, perché l’ho sempre difeso e non mi aspettavo da lui una bugia del genere. Non ho mai chiesto poltrone e non avrei avuto motivo di chiederle: l’unica poltrona che ho, l’ho guadagnata col record di preferenze mai ottenuto da esponenti 5 Stelle. Ho sempre suggerito e chiesto a Conte di far votare ai nostri iscritti i membri del suo organigramma o almeno una parte; ma Conte, che si vanta palando di democrazia diretta, ha sempre e solo nominato lui i membri dell’organigramma, circondandosi di yes men"