In fuga dalla guerra

"Orfani ucraini" e "migranti spacciatori". La distinzione di Salvini fa infuriare la Boschi

Matteo Salvini invita ad accogliere tutti i profughi provenienti dall'Ucraiana, senza alcuna distinzioni. Ma avverte: attenzione affinché questo non diventi il pretesto per accogliere indiscriminatamente tutti i migranti da ogni parte del mondo. "I numeri delle domande di accoglienza in Italia sono per la maggioranza respinte. Mentre qua c’è guerra vera. I profughi potrebbero essere mille, un milione: hanno diritto ad essere accolti - dice il leader della Lega - C’è invece altra gente che dice di scappare dalla guerra a cui il governo italiano nel 56% dei casi dice no. Sarebbe un torto per queste vedove o orfani" provenienti dall’Ucraina "confonderli con quelli che sbarcano per la sesta volta con il telefonino in mano e poi li troviamo in stazione Termini a spacciare".

 

  

 

 

 

Parole che non sono piaciute alla capogruppo dei deputati di Italia Viva Maria Elena Boschi: "Quello del popolo ucraino si prospetta come un esodo storico, con milioni di profughi. L’Unione Europea ha giustamente aperto le braccia per accoglierli e l’Italia ha assicurato economicamente il soccorso per queste persone in fuga dalla guerra. Ma siamo pronti a questa emergenza? Con oltre 100 mila arrivi al giorno, dobbiamo rafforzare la rete di accoglienza su ampia scala, in primis con i Comuni e le Regioni e con lo straordinario mondo del terzo settore che è già in prima linea. E se si è risvegliata la solidarietà di paesi come Polonia e Ungheria, che un tempo si rifiutavano di accogliere le persone provenienti dall’Africa, allora è arrivato il momento di cambiare le regole di Dublino. Per tutti. Accogliamo chi è in difficoltà e facciamolo in maniera organizzata, senza profughi di serie A o di serie B, senza lasciare indietro nessuno".