L'aria che tira

“Decisioni frettolose e inutilmente punitive”. La furia di Myrta Merlino con Mario Draghi per i “provvedimenti offensivi”

“Un modello che scricchiola”. Myrta Merlino torna alla conduzione de L’Aria che Tira dopo le vacanze di Natale e ci va giù dura con il governo di Mario Draghi, da lei sempre elogiato nei mesi passati. La puntata del 10 gennaio del talk show di La7 la conduttrice napoletana è aperta da un editoriale piuttosto duro: “Dopo venti giorni di silenzio Mario Draghi tornerà a parlare in conferenza stampa, menomale perché sono davvero tante le domande da fargli. Dico sempre quello che penso, nel bene e nel male. Ho difeso con convinzione molte scelte di questo governo, dal rischio ragionato, al super green pass e l’obbligo vaccinale, ma oggi non posso fingere di non vedere, qualcosa non sta funzionando. La colpa è soprattutto di Omicron che ha mandato in tilt i paesi di mezzo mondo. Qualche settimana fa il nostro Paese era in netto vantaggio nei confronti della pandemia e anche delle grandi Nazioni europee mentre oggi sembra di nuovo in affanno”. 

 

  

 

“Lo dico chiaro e tondo - sottolinea la Merlino - alcune decisioni di queste ultime settimane mi sono parse un po' frettolose e inutilmente punitive nei confronti di chi, come molti di noi, si è vaccinato non una, non due, ma addirittura tre volte. Penso agli isolamenti e alle quarantene, a volte talmente complicati da sembrare un sudoku. Poi non ho capito altre cose, come mettere in atto l'obbligo vaccinale dal 15 febbraio, cioè tra un mese, e perché infliggere solo 100 euro di multa a chi non lo rispetta? È una cifra ridicola e offensiva per quei vaccinati che hanno fatto il loro dovere come Dio comanda. Ho visto code chilometriche sotto il freddo per fare i tamponi e per evitare di farle magari si va a pagare un tampone privatamente ad un costo più alto di questa multa per chi non rispetta l’obbligo. Altra cosa è sulle scuole, perché in due anni non si è riusciti a mettere in sicurezza le scuole?”. 

 

 

L’analisi della Merlino si conclude con una frecciata a tutta la classe politica: “A due settimane da un appuntamento cruciale come l’elezione del presidente della Repubblica il modello Italia, ahimè, scricchiola. Sarà un caso che da quando Draghi ha annunciato di essere a disposizione per il Quirinale nei partiti è iniziata la stagione dei dubbi e dei distinguo…”.