tra bis e draghi

Al voto in ogni caso, Giorgia Meloni mette le mani avanti: niente scherzi sul Quirinale

No al Mattarella bis. Da un lato l’indisponibilità espressa dallo stesso presidente che oggi 31 dicembre parlerà agli italiani in un discorso di fine anno e di commiato, salvo sorprese. Dall’altro la necessità di non consolidare la prassi della rielezione del capo dello Stato. È per questi motivi che la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ribadisce il suo no a un secondo mandato dell'inquilino del Quirinale.

 

  

 Quanto a un possibile passaggio di Mario Draghi da Palazzo Chigi al Colle, la leader di FdI spiega di non avere ancora sufficienti elementi per indicare un voto a favore della sua candidatura. Di certo, che salga al Colle o che rimanga dove è ora, "con la fine del mandato di Mattarella si dovrebbe considerare conclusa anche l’esperienza del governo da lui promosso, e si dovrebbe tornare al voto, in ogni caso".

 

Il segnale è chiaro. "Se qualcuno sta lavorando per un bis di Mattarella abbia il coraggio di dirlo senza usare strumentalmente il virus - dice in una intervista al Messaggero - Quella di rieleggere un presidente per il secondo mandato è una prassi che non si può consolidare, e del resto lo stesso Mattarella si è più volte detto indisponibile".

 

Il capitolo Quirinale con l’ipotesi Draghi: "Non ho ancora gli elementi per dire come FdI voterebbe su un’eventuale candidatura di Draghi. E mi pare che lui stesso stia chiedendo garanzie prima di tutto alla sua maggioranza. In ogni caso, anche se Draghi non andasse al Quirinale, per noi con la fine del mandato di Mattarella si dovrebbe considerare conclusa anche l’esperienza del governo da lui promosso, e si dovrebbe tornare al voto, in ogni caso".