il cav ci crede

"Che ne pensi se mi candido al Colle?" Silvio Berlusconi scende in campo e conta i voti da Arcore

Il Cavaliere ci crede e fa la conta. "Che ne pensi di una mia candidatura al Colle?" Raccontano che Silvio Berlusconi in questi giorni di festa non si sia fermato un attimo e abbia continuato a fare la sua personale campagna elettorale da Arcore, dove trascorrerà il Capodanno in famiglia. Il Cav avrebbe trasformato di fatto la storica villa San Martino in una sorta di war room per verificare, pallottoliere alla mano, i "numeri" in Parlamento. Dal suo studio starebbe chiamando al telefono, uno ad uno, tutti i suoi parlamentari, per sondare gli "umori del palazzo" sulla partita del Colle.

 

  

L'obiettivo è piacere a tutti, cercare di attrarre in maniera trasversale, blandendo soprattutto i delusi e gli scontenti, spaventati dal voto anticipato, che albergano nella "terra di mezzo" dei gruppi Misti, non solo tra gli ex Cinque stelle. In cuor suo l'ex premier, che ufficialmente non è candidato, coltiva la speranza di poterla spuntare alla quarta votazione, quando il quorum si abbassa (stavolta l'asticella andrà ancor più giù causa assenze Covid) e l'emiciclo, complice il voto segreto, assomiglia a un vero e proprio suk.

Galvanizzato dalla mission impossible, nonostante le insistenti voci sul rischio del "fuoco amico", Berlusconi sarebbe ormai sceso in campo in prima persona, per tessere la sua tela a 360 gradi, determinato più che mai a giocarsi tutte le sue carte a disposizione. Nelle telefonate fatte subito dopo Natale ad alcuni azzurri, anche nelle ultime ore, come riporta l'Adnkronos, il leader azzurro avrebbe raccontato che i sondaggi sono dalla sua parte. Uno, in particolare, strettamente riservato e da lui commissionato, certificherebbe che la "conquista" del Quirinale farebbe da traino a Forza Italia, portandola a due cifre. "Se io diventassi presidente della Repubblica - avrebbe rivelato ai suoi interlocutori l'ex premier - Forza Italia farebbe un balzo in avanti... ".

 

Vittorio Sgarbi, che conosce molto bene il Cav, conferma la sua forte tentazione quirinalizia: ''Berlusconi è convinto di fare il presidente della Repubblica? altro che... E io gli auguro che vada tutto bene...''. Il critico d'arte, però, in controtendenza con i retroscena apparsi sulla stampa, è convinto che con ''Berlusconi capo dello Stato si fa probabile il voto anticipato, nel 2022''.