retroscena di fuoco

La grande alleanza contro Mario Draghi. “Padrone assoluto”, rivolta dei partiti sull’elezione al Quirinale

Mario Draghi piace ai partiti di maggioranza, ma gli stessi politici non vedono di buon occhio una salita al Quirinale in sostituzione di Sergio Mattarella. Anzi, stanno proprio remando contro. Il retroscena racconta che Italia Viva, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, chi per un motivo e chi per un altro, sono tutti contrari all'elezione di Draghi al Colle. Le voci di corridoio di palazzo sottolineano come Draghi tema fortemente i franchi tiratori e per questo non si è ancora fatto avanti schivando ogni volta il discorso, ma c’è anche una forte spinta politica contro la sua “promozione” da Palazzo Chigi al Quirinale.

 

  

 

Come scrive Affari Italiani c’è una crescente irritazione da parte di Enrico Letta, Matteo Renzi e Giuseppe Conte per come il premier gestisce il governo e per la sua azione politica. Quindi non è soltanto una questione di non poter controllare i gruppi politici. “Draghi no al Quirinale altrimenti continua, come fa oggi, a comportarsi da padrone assoluto e a non ascoltare nessuno” quanto filtra dai fedelissimi renziani, che si sono sfogati sull’argomento con colleghi di centrodestra. Ed è proprio da Forza Italie e Lega che viene sottolineato un cambio di rotta da parte della sinistra e dei grillini: ogni scelta del governo viene passata al setaccio e vengono fatte le pulci a Draghi, con la continua contestazione per l'accentramento dei poteri da parte di Palazzo Chigi e battendosi affinché il Parlamento non venga tagliato fuori dalle decisioni importanti. In particolare è Renzi ad essere deluso da Draghi. La partita è tutta aperta.