tormenti sinistri

Migranti usati dalla politica, lo ha capito Mario Draghi non il Partito Democratico

Antonio Siberia

Se n'è accorto anche Mario (Draghi) e dopo questo svelamento ci auguriamo che pure il centro-sinistra - dal Partito democratico alla Sinistra passando per i grillini - se ne renda conto. A proposito della crisi dei migranti sul confine tra la Bielorussia e la Polonia il presidente del Consiglio Mario Draghi infatti ha sottolineato che «l'uso dei migranti è diventato uno strumento, diciamo gentilmente, di politica estera». Draghi lo ha detto al termine di un incontro avuto a Palazzo Chigi con il primo ministro albanese, Edi Rama. «Non ho avuto notizie - ha aggiunto il Premier italiano - di un vertice straordinario» dell'Unione europea sull'argomento. Diciamolo, poiché questo è un Paese che ha scarsa memoria: sono mesi e mesi, anzi anni e anni, che il leader della Lega Matteo Salvini e la destra italiana sostengono che l'immigrazione è usata anche come arma politica. Finché lo dicevano i cattivoni però, questa considerazione era valutata alla stregua di una bugia o di una posizione ai limiti del razzismo: questi destri, sempre pronti a prendersela con i migranti. Il buonismo funziona così: prima di inseguire il bene preferisce fustigare i presunti cattivi che poi così cattivi non sono mai.

 

  

 

Non rendersi conto infatti che i migranti disperati sono purtroppo, in una politica feroce, il mezzo tragico per ricattare l'Europa significa non essere in grado di leggere la realtà. Finché erano la Lega e la destra italiana a opporsi agli sbarchi in Italia dal nord Africa, il racconto è stato sempre uguale: i buoni - favorevoli alla accoglienza senza porsi domande politiche - contro i cattivi. Oggi che il dramma migratorio riguarda l'Europa ed il confine tra Bielorussia e Polonia i cattivi sono scomparsi. Non è cattiva l'Europa, che non riesce ad avere il coraggio di accogliere queste persone, e pure i buoni non si sa dove siano finiti. Una dimostrazione, qualora ce ne fosse davvero ancora bisogno, che il manicheismo in politica conduce soprattutto al fallimento e all'inazione. Perché predicare non è mestiere della politica bensì dei santoni. Che chiacchierano tanto ma non fanno mai miracoli. Oggi, che pure Draghi ha spiegato come l'uso dei migranti sia diventato uno strumento di politica estera, auguriamoci che la sinistra italiana si desti dal suo furore ideologico per guardare finalmente in faccia la realtà. Amen (come direbbero i buonisti).