green pass della discordia

Green pass, Giorgia Meloni a valanga su Mario Draghi: inquietanti parole di terrore, costrizione subdola

Giorgia Meloni è scatenata nell’attacco social a Mario Draghi. La leader di Fratelli d’Italia non ha affatto preso bene le decisioni del Governo sul green pass obbligatorio e esterna tutta la sua insoddisfazione in un post su Facebook, in cui lancia dure accuse al presidente del Consiglio: “La cosa più inquietante della conferenza stampa di Draghi, sono le parole di terrore che ha scelto nel rivolgersi agli italiani. I numeri sembrano non contare più: nonostante i dati delle terapie intensive siano ampiamente sotto controllo, il Green Pass è diventato il nuovo ‘mantra’ da imporre. Il resto non conta”.

 

  

 

“A questo punto - va avanti la Meloni - vorrei avanzare delle domande alla nuova scienza di Governo: 1) I Paesi europei che sconsigliano il vaccino a bambini e adolescenti, stanno quindi invitando la popolazione a morire?; 2) Con questa affermazione Draghi sta dicendo che sono condannati a morte coloro che non possono vaccinarsi, come chi affronta radio e chemioterapia?; 3) Il Premier Draghi è sicuro quando afferma che i possessori del Green Pass avranno la GARANZIA di non ritrovarsi tra persone contagiose? Ci può fornire i dati scientifici a sostegno di questa tesi?; 4) Se a settembre i contagi saranno aumentati nonostante un obbligo vaccinale di fatto - ma per il trasporto pubblico e la scuola non sarà ancora stato fatto nulla - con chi se la dovranno prendere gli italiani, e in particolare gli imprenditori e i lavoratori che avranno pagato per queste misure inefficaci?”.

 

 

Ma la numero uno di FdI è un fiume in piena e continua così: “È un anno e mezzo che a pagare sono sempre gli stessi: bar, ristoranti, discoteche, il settore dello sport, della cultura e dello spettacolo. Mentre a beneficiarne sono sempre i soliti noti. Sembra che il problema a Palazzo Chigi non sia più il virus, ma le attività. Sottolineare l'incapacità nella gestione della pandemia non significa essere “novax” o andare contro la campagna vaccinale - che ritengo sia fondamentale se fatta con trasparenza e serietà - ma non è accettabile che l’obbligatorietà del foglio verde, di fatto, costringa subdolamente i cittadini a vaccinarsi, pena l'esclusione dalla vita sociale. Questa - conclude amaramente la Meloni - non è libertà”.