presunta violenza

Video strumentalizzato, così Di Battista difende Beppe Grillo

Giorgia Peretti

Alessandro Di Battista è l’ospite d’onore nella puntata di martedì 25 maggio a L’aria che tira. Il talk show condotto da Myrta Merlino su La 7, accoglie l’ex grillino in un’intervista che tocca i temi della politica ma anche quelli personali. Dalla posizione fermamente contraria al governo di Mario Draghi alla commozione sulle questioni personali legate alla perdita della mamma per finire sull’odierno rapporto con il fondatore del movimento, Beppe Grillo. Tutto raccolto nel suo libro “Contro! Perché opporsi al governo dell’assembramento” più volte citato nel corso del dibattito.

 

  

 

 

Di Battista si è allontanato dal Movimento per mantenere salda la coerenza attorno i valori fondanti dello stesso, tra le cause della rottura: l’alleanza con Matteo Renzi nel governo Conte Bis. “La parola compromesso non è per forza sbagliata ma compromesso al ribasso sì. Non ho lasciato il M5S quando ha portato avanti un governo con la Lega o con il PD, pur avendo delle perplessità, ma quando ha deciso di sostenere un governo di tutti. Tornando al governo con due forze politiche come Lega e Italia Viva che erano stati responsabili della caduta dei due governi precedenti”, esordisce così l’ex grillino. Di Battista si dice pronto a tornare nel panorama politico a patto che i 5 stelle escano dal “governo dei migliori”: “Entrare nel governo Draghi è stato un errore storico per il M5S”, poi l’endorsement alla sindaca della capitale: “Senz'altro rivoterò Virginia Raggi perché ha fatto un lavoro straordinario soprattutto nelle periferie. Molto poco pubblicizzato, non da loro, ma da un sistema che godrebbe nel rivedere i soliti noti ad amministrare questa città”. Sull’ipotesi di un riavvicinamento nel nuovo movimento proposto da Conte: “Siamo persone diverse ma tra persone diverse ci si può stimare. Con me è stato sempre leale e quando presenterà il nuovo movimento lo valuterò”.

 

 

 

Dopo aver parlato di politica, il dibattito si sposta sulla sfera personale dove Alessandro Di Battista si intenerisce, strizza gli occhi più volte per mascherare le lacrime sul ricordo della perdita della madre. Infine, il capitolo Beppe Grillo, la Merlino non può esimersi dal chiedere il suo parere sul caso del figlio, Ciro. Dopo lo sfogo social del fondatore del m5s in molti del movimento hanno preso le sue difese, comprendendo lo stato d’animo di padre ferito. Anche Di Battista seppur fuori dal movimento non sembra perdere le distanze dai suoi colleghi: “Tanti lo hanno criticato legittimamente, io essendo amico e volendo bene a Beppe non mi devo per forza accodare ai critici. Mi ha indignato soprattutto la strumentalizzazione politica che è stata fatta per attaccare il movimento, io continuo a difenderlo anche essendone uscito fuori.” Ma è ancora lucido Beppe politicamente? – chiede la Merlino. “Sì ma è evidente che questa tragedia che è capitata sarebbe una tragedia per tutti”, conclude Di Battista.