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Riforma della giustizia, "carriere separate e..." Matteo Salvini all'attacco con il pacchetto di referendum

Un pacchetto di Referendum sulla giustizia. Le strade della Lega e quelle dei Radicali si intersecano nel segno del garantismo. Lo ha spiegato, in un’intervista all’Huffington post, il leader del principale partito del centrodestra Matteo Salvini. “Ci stiamo lavorando, tra le altre cose ci occuperemo anche di responsabilità civile dei giudici che sbagliano e Csm. Ma non dimentichiamo la giustizia tributaria, con l’obiettivo di invertire l’onere della prova che oggi è a carico del cittadino e che, per dimostrarsi innocente, deve pagare una parte della sanzione subito”. Un’iniziativa che Salvini definisce “un aiuto a Draghi, per superare i blocchi e i litigi in Parlamento. Ho letto alcune ricostruzioni fantasiose dei giornali e davvero non capisco: i referendum sono la massima espressione della democrazia, perché dovrebbero essere un segnale di ostilità verso il governo?”.

  

Il tema, poi, si collega anche alla situazione processuale di cui il leader della Lega è oggetto per le scelte adottate da ministro dell’Interno, anche se, sul tema referendum, “le mie vicende incidono zero”. Salvini aggiunge: “i giudici indipendenti sono la grande maggioranza e vogliono uscire da questa vergogna: sono consapevoli che servono riforme strutturali. E' stato Palamara a parlare con un collega dicendo “il ministro Salvini ha ragione ma va attaccato”, mica io”.

E all’accusa che promuovere questa consultazione possa risultare divisivo per il governo, replica: “segnalo che da quando è nato questo governo Pd e 5Stelle sono impegnati in una continua campagna contro la Lega, tra spot alla Open Arms e provocazioni come lo ius soli. Noi rispondiamo con la concretezza e col lavoro: il Parlamento sta già lavorando sulla riforma del processo civile e penale, passi necessari per confermare i fondi europei. Noi ci siamo. Ma poi, mi scusi: i 5Stelle sono per la “democrazia diretta”, il Pd si chiama “democratico”: coinvolgere e consultare gli italiani, se lo fanno Lega e Radicali, diventa un problema?”.

Altro tema, le difficoltà di sintesi nel centrodestra per i candidati alle amministrative nelle principali città “La Lega è entrata nel Governo nel segno della concretezza, per non lasciare il pallino a Pd e 5Stelle che hanno fatto disastri. E lavoro per un centrodestra unito e vincente anche nelle città, a partire da Milano e Roma”.

Da ultimo anche un passaggio sulla mozione di revoca  che il M5S ha presentato nei confronti del sottosegretario Claudio Durigon, dopo la polemica nata attorno al servizio di Fanpage: “quella dei 5Stelle è una inutile perdita di tempo. Forse qualcuno vuole togliere l’attenzione da imputati più importanti con reati ben più gravi...”