irriducibile

Mario Draghi non molla mai. Neanche per andare in bagno

Gianfranco Ferroni

Mario Draghi non lo sa, ma alla Camera dei deputati la sua resistenza in aula è stata lodata da tutti, tanto che alcuni hanno proposto di conferirgli l’ambitissimo premio «vescica di ferro», quello dedicato a chi rimane al proprio posto per ore e ore senza andare al gabinetto.

 

  

Ha ascoltato tutti, però l’ex governatore della Bce a un certo punto si è deciso a cambiare la mascherina. Roberto Fico, invece, si è assentato dalla presidenza dell’assemblea, cedendo il ruolo a Maria Elena Spadoni, sempre grillina. Durante questa gestione dell’aula è stato assegnato un riconoscimento alla «transizione tecnologica» a Michele Bordo del Pd, per aver letto il testo dal tablet, senza utilizzare foglietti e appunti vari: un deputato 4.0 a tutti gli effetti.

 

Prima e dopo di lui tra i colleghi onorevoli non è passato inosservato il grillino Riccardo Ricciardi che nel suo discorso ha citato «le parole di un grande uomo, Giuseppe Conte», Tommaso Foti di Fratelli d’Italia per l’oratoria ciceroniana, la forzista Annagrazia Calabria per aver inserito Papa Francesco nel suo intervento. Amen.