doccia fredda

"Torno all'università" Ma Conte è rimasto pure senza cattedra a Firenze

"Il mio futuro immediato è il rientro a Firenze da professore all'Università", diceva Giuseppe Conte al Fatto dopo l'addio tra gli applausi a Palazzo Chigi: "È terminata l'aspettativa e quindi riprenderò ad andare a Firenze". Peccato che   secondo quanto riporta il Corriere fiorentino l'avvocato pugliese ha fatto i conti senza l'oste e smessi i panni del premier rischia di rimanere senza cattedra.

 

  

L’orario delle lezioni però è già chiuso. "Il calendario non lo ha aiutato. Anzi, si può dire che si sia trovato 'vittima' di una crisi di governo nata e consumata nel momento più sbagliato possibile per un docente universitario: a poche settimane dalla partenza del secondo semestre accademico", si legge nell'articolo. Insomma,. la crisi di governo è stata fatale per il posto da presidente del Consiglio e rischai di esserlo anche per l'attività didattica. 

 

Insomma, il rebus è aperto e l'ateneo fiorentino ha una bella gatta da pelare per evitare lo sgarbo all'ex anonimo professore diventato uno dei volti più popolari d'Italia. La cattedra di Diritto privato a Firenze era ufficialmente di Giuseppe Conte ma il problema riguarda "una cattedra fisicamente intesa”, in altre parole un ciclo di lezioni vero e proprio. 

 

“Dobbiamo verificare” ha detto il rettore Dei che incontrerà Conte a stretto giro per risolvere il piccolo guaio. Intanto le ipotesi sul futuro dell'avvocato di Volturara Appula si sprecano, e un suo ruolo di peso all'interno - o al vertice... - del Movimento 5 Stelle è dato come esito più probabile della sua parabola politica.