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Silvio Berlusconi, la verità sui due ministri "dissidenti" di Forza Italia

Domenico Alcamo
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La calata a Roma di Silvio Berlusconi alle consultazioni con Draghi è stata la cuspide mediatica di un lavoro politico che, ieri, ha dimostrato i suoi frutti, anche se la chiave di lettura è duplice, una che riguarda la cifra numerica, l'altra la geografia interna a Forza Italia. Tre ministri. Tre figure che avevano, peraltro, fatto parte del suo governo del 2008. Al di là del fatto che i ministeri assegnati siano senza portafoglio, ma di indubbio peso politico. Mara Carfagna (nel 2008 ministro delle Pari Opportu nità) è stata colei che aveva immediatamente accolto di buon grado l'incarico a Draghi, quando il resto te capogruppo degli azzurri alla del partito era ancora in fase di Camera e tredici anni fa ministro «posizionamento» di fronte al progetto di unità nazionale. A lei, attualmente vice presidente della Camera, va il ministero per il Sud. Dossier fondamentale considerando le disuguaglianze dell'Istruzione avrà l'incarico desociali che affliggono il nostro Paese anche sul piano territoriale e il gli Affari Regionali e Autonomie. ritardo economico, infrastruttura- Casella fondamentale nell'anno le ed educativo che coinvolge le che dovrebbe segnare l'uscita dal zone meridionali. Mariastella Gelmini, attualmenla pandemia. Il confronto tra governatori ed Esecutivo sulle limitazioni, spesso sfociato nella conflittualità, è stato uno dei punti caldi della cronaca del 2020 fino a questo momento. Infine Renato Brunetta, che torna alla Pubblica Amministrazione, posizione da cui, nel 2008, fece una grande battaglia per l'efficienza. Anche il dossier tra l'efficienza della macchina pubblica, e il rapporto tra questa e le imprese, sarà centrale nell'ottica della ripresa. Fin qui, il contenuto numerico per Forza Italia. Andando su quello politico, invece, il ragionamento e leggermente diverso. Perché se da un lato Mariastella Gelmini è sempre stata in posizione di stretta osservanza berlusconiana, da parte di Mara Carfagna e Renato Brunetta, pur a intensità diverse, sono spesso arrivati distinguo rispetto alla linea di Arcore, non estranei a tensioni interne. E c'è un altro dato che si aprirà nei prossimi giorni. Lo spostamento di Mariastella Gelmini al governo apre la sfida per il ruolo di capogruppo alla Camera.

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