Blitz del governo sulla banda ultra larga, Conte ci mette una pezza

Il governo rischia di fare un altro pasticciaccio, stavolta sulla rete integrata a banda ultra larga. Palazzo Chigi è stato costretto a diramare una nota di chiarimento dopo la lettera mandata dai ministri Roberto Gualtieri (Mef) e Stefano Patuanelli (Mise) mentre era in corso il consiglio di amministrazione di Tim. In cui si chiedeva, in pratica, di stoppare l'offerta vincolante di Kkr per una quota di minoranza dell'operatore. "Da quanto si apprende nessuno stop da parte di Conte e del Governo su Tim. Anzi - è quanto si spiega nella nota - Oggi è emerso il forte interesse del Governo a promuovere una rete nazionale integrata a banda ultra larga per realizzare una infrastruttura strategica del Paese. Il Governo riconosce l’importanza del progetto Tim e della partecipazione da esso prevista di investitori internazionali altamente qualificati, e si è reso disponibile a contribuire a valorizzarlo, collocandolo nella cornice di un più ampio contesto strategico, che prevede il coinvolgimento anche di altri attori istituzionali e di mercato interessati".

 

  

Ma cosa avevano scritto i ministri a Tim (che intanto ha congelato l'offerta fino al 31 agosto)? Gualtieri e Patuanlli avevano chiesto "di valutare le modalità più adeguate per collocare l’operazione in questo più ampio contesto strategico, proseguendo, sin dalle prossime ore, le interlocuzioni con gli attori istituzionali e di mercato interessati che saranno da noi promosse". 

Il "blitz" non  è piaciuto alla Lega. "La lettera inviata dai ministri Gualtieri e Patuanelli a nome di Conte mentre erano in corso i lavori del cda di Tim rappresenta un'ingerenza gravissima e mai vista. Il Governo, con metodi venezuelani, ha esercitato una sorta di golden power alla amatriciana, cercando di rimediare alle proprie confuse incapacità con un atto di forza mediatico, ma inconsistente", dichiara Massimiliano Capitanio, deputato Lega in Commissione Trasporti, Poste e Tlc e Segretario della Vigilanza Rai. "Conte la smetta di perdere tempo e chiarisca in Parlamento", conclude.