valigetta-gate

La rivelazione dell'ex 5stelle Favia: mi contattarono dal Venezuela, girai tutto a Casaleggio

Quando è uscita la storia, ancora tutta da chiarire, del presunto finanziamento del Venezuela di Hugo Chavez e Nicolas Maduro al Movimento 5 stelle con una valigetta con 3,5 milioni di euro spedita da Caracas, all'ex grillino Giovanni Favia si è "accesa una lampadina", come ha raccontato l'ex consigliere regionale in Emilia Romagna alla Nazione. La memoria è tornata alla email che aveva ricevuto proprio nel 2010, l'anno del controverso documento pubblicato dal quotidiano spagnolo ABC, da parte di funzionari del governo del Paese sudamericano.

 

  

"Poco dopo la mia elezione, nel 2010, fui contattato via mail da dei diplomatici venezuelani che mi invitarono in ambasciata. Si dicevano nella mail interessati a conoscere e a prendere contatto con il movimento. Non mi era mai successo di essere avvicinato da una potenza straniera", ha raccontato Favia che all'epoca era uno degli esponenti più quotati del Movimento, da cui sarebbe uscito qualche anno dopo tra le polemiche. "Rimasi spiazzato e stupito. Ero un esponente di spicco all'epoca, certo, ma ero anche soltanto un consigliere regionale. Anche se Casaleggio non era ancora così famoso e io invece ero esposto, feci interviste anche con giornali stranieri. Col senno di poi quel contatto mi sembra credibile, noi al tempo eravamo rivoluzionari".

Favia girò tutto al fondatore, che secondo quanto riportato dai media spagnoli sarebbe stato il destinatario del presunto finanziamento occulto: "Ritenni di comunicare subito la cosa a Gianroberto Casaleggio e diedi i contatti ai diplomatici venezuelani". "Tutto questo questo non significa nulla, non c'è nessun collegamento con quel presunto passaggio di soldi. Ma fu davvero insolito", racconta l'ex consigliere regionale svelando un retroscena che sta creando stupore e indignazione tra molti militanti grillini.