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Renzi ancora in calo. E le ministre donne non «piacciono» più

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Le intenzioni di voto

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Brusco calo di Partito Democratico d e Movimento 5 Stelle, mentre la Lega Nord continua a crescere e raggiunge quota 10%. Sono questi i dati più interessanti che emergono dall'ultimo sondaggio realizzato da Datamedia Ricerche per «Il Tempo». Un sondaggio, quello dell'istituto diretto da Natascia Turato, che registra anche la flessione – lenta ma costante – della fiducia in Matteo Renzi, che questa settimana perde un altro punto percentuale e si ferma al valore minimo finora registrato (48 per cento). A parte la frenata del Partito democratico (che perde l'1,7 per cento e scende al 38 per cento) e del M5S (che perde l'1% e scende al 18%), nelle intenzioni di voto non c'è molto altro da segnalare. Sinistra Ecologia Libertà guadagna un paio di punti decimali (4%), mentre tutti gli altri partiti sono stabili rispetto alla scorsa settimana: Forza Italia al 14%, Nuovo Centrodestra al 2,5%, Fratelli d'Italia al 3,5% e Udc all'1,2%. Più interessante, invece, è il rapporto mensile sulla fiducia nei singoli ministri del governo Renzi. Rispetto a ottobre, siamo di fronte a una vera e propria ecatombe. A parte la «new entry» Paolo Gentiloni e un terzetto di ministri fermi ai numeri – non esaltanti – di un mese fa (Lupi al 32%, Orlando al 20% e Franceschini al 17%), tutti gli altri componenti dell'esecutivo sono in discesa. I cali più vistosi riguardano Maria Elena Boschi, la ministra «più amata d'Italia» che scivola al 41%, Roberta Pinotti, che precipita al 38% e poi ancora una donna, Marianna Madia, che scende al (31%. Tra i ministri uomini Gian Luca Galletti, responsabile all'ambiente che scende al 17%. Ma l'andamento negativo è generale. E lascia soltanto il sottosegretario Delrio e, appunto, la Boschi, al di sopra del 40%. Mentre la metà abbondante dei ministri gode ormai della fiducia di appena due italiani (o qualcosa di meno) su dieci.  

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