La perla del Mediterraneo culla della civiltà occidentale
Atmosfere incontaminate e paesaggi mozzafiato
Crocevia di molte civiltà nei secoli, la Sicilia insieme alla Grecia può essere considerata la culla della civiltà occidentale. Un clima mite ed una natura per certi aspetti incontaminata, isole ed isolette meravigliose, le più belle spiagge del Mediterraneo, fondali marini incantevoli, vulcani attivi, monti e pianure, fanno della Sicilia una meta turistica imperdibile. Nonostante i suoi mille e cento chilometri di costa, l'Isola è da visitare non solo in estate. Visitarla significa immergersi nei colori, negli odori, nei sapori dei tanti fast food di strada che preparano fumanti e succulenti cibi cosiddetti «poveri» di antica tradizione. Per raccontare la Sicilia basterebbe rileggere gli scritti di Goethe. Un dato dovrebbe far riflettere: il 90% dei turisti che hanno visitato la Sicilia hanno dichiarato di voler tornare perché per poter visitare gli innumerevoli siti che raccontano la storia e il passaggio di interi popoli che hanno lasciato il segno. Tante le destinazioni da non perdere. Prima fa tutte Marina di Ragusa fra le più attrezzate e rinomate località balneari della Sicilia Sud-orientale. Non lontana si trova la spiaggia di Punta Secca, famosa per essere stata il set della fiction «Il commissario Montalbano». È a Nord-Ovest, però, che sono concentrate tre spiagge uniche al mondo: San Vito lo Capo, Scopello e Terrasini. Inutile parlare delle «perle» come Lampedusa, Eolie, Taormina e Cefalù. Non solo mare. La varietà di piatti è considerevole di prodotti, profumi e spezie che testimoniano quanto la Sicilia sin dal tempo dell'antichità si sia trovata al centro di attenzioni di popoli di ogni luogo. La gastronomica siciliana è come immaginare una tavolozza di colori, con tonalità forti, insieme a tinte sfumate. E, come in tutte le cucine povere è ricorrente consuetudine il piatto unico; le paste di vario tipo e cucinate in modi differenti, valorizzate dai prodotti del posto finiscono col diventare l'intero pasto. È il caso della pasta con le sarde, piatto che da Palermo si è diffuso da per tutto sull'Isola; delle paste con legumi e ortaggi; delle diverse paste al forno quali la pasta 'ncaciata messinese, per giungere alle varianti ricche di echi culturali come la catanese pasta alla Norma (con pomodoro, ricotta salata e melanzane). Va da sé la ricca varietà di pesce. Nella tradizione popolare sul podio c'è il tonno, ma dovunque vengono proposte alici e sarde, mentre lo spada primeggia nel messinese. Particolari le preparazioni alla ghiotta (olive, cipolle, pomodoro e capperi) e nel trapanese il cuscusu, versione isolana del cuscus di origine magrebino realizzato appunto con pesce. Mare, gastronomia, ma soprattutto cultura. I templi di Agrigento, Selinunte e Segesta, i teatri di Taormina, Siracusa e Selinunte, gli acquedotti di Agrigento e Termini, le fortificazioni di Siracusa (Castello Eurialo), i musei archeologici di Palermo, Siracusa, Imera, Trapani, l'estese aree archeologiche di antiche città come Eraclea Minoa, Agrigento, Imera, Selinunte, Segesta, etc. sono molto difficili da esprimere in un semplice articolo giornalistico.
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