«Da matti sanzionare la Zarina. Ci avrebbe "ciancicato"»

«Si metta nei nostri panni: lei la farebbe la multa al suo direttore? Magari sapendo che lo chiamano "lo zar"?». È tristemente sensato il discorso di Gianni (nome di fantasia), vigile da più di 20...

«Si metta nei nostri panni: lei la farebbe la multa al suo direttore? Magari sapendo che lo chiamano "lo zar"?». È tristemente sensato il discorso di Gianni (nome di fantasia), vigile da più di 20 anni al VII Gruppo, guidato dalla "zarina" Raffaella Modafferi prima di essere nominata vicecomandante del Corpo. Gianni difende i suoi colleghi, e forse anche se stesso, per aver chiuso gli occhi ogni volta che avveniva qualche piccola violazione delle regole. Come, ad esempio, documenta la foto della sua auto parcheggiata sotto la palina della fermata Atac in viale Palmiro Togliatti, davanti alla sede del Gruppo. Come mai non è stata multata? «Ma stiamo scherzando? Come si fa a multare un sergente di ferro del genere? Con lei al gruppo non si poteva sgarrare, te "ciancicava", era una "bestia". Che da una parte è giusto, ma dall'altra si arrivava ad aver paura anche di assentarsi un momento per un mal di testa. Poi sa, il rigore è apprezzato quando viene applicato anche su se stessi...». Cosa intende dire? «Che non sempre era così integerrima con se stessa come con noi. Così non ti fai rispettare, ti fai odiare e basta. Metta che poi ha trasferito personale, smantellato uffici... Ora capisce perché il nostro gruppo è tra i più rappresentati alle manifestazioni ». Le è mai capitato di accompagnarla a Ciampino? «Come no, spesso. Solo che prima faceva dei giri che non ho mai capito cosa c'entravano con il Comando. Poi veniva in ufficio». Ma adesso, con quella foto agli atti, le farete la multa? «Non possiamo elevare contravvenzioni sulla base di materiale fotografico non certificato. Dobbiamo assistere al fatto». Quanto le sarebbe costato quel parcheggio? «Violazione dell'articolo 158 del codice della strada: 84 euro di multa e 2 punti sulla patente».