«Sesso e droga. Le mamme dei Parioli mi fanno seguire i figli fino a scuola»
Gianluca Santoni, lo 007 più gettonato dalle famiglie della Roma-bene «Ho scoperto che una teenager si prostituiva per comprarsi vestiti griffati»
L'obiettivo della giornata per i teenager della Roma bene è stordirsi. Nel loro gergo si chiama «la sconvolta». Non importa se per farlo occorre bere alcolici, fumare hashish o ingoiare una pasticca. E non importa nemmeno se ciò implica marinare la scuola o raccontare ai genitori una valanga di bugie. «Stare sconvolti tutto il giorno fa tendenza», spiega Gianluca Santoni, investigatore privato fiduciario dell'Associazione nazionale forense, che ai suoi clienti, oltre alle tradizionali indagini per infedeltà coniugale, offre un servizio di «controllo giovani». Quello che emerge dai pedinamenti e dagli appostamenti davanti alle scuole o alle discoteche è uno spaccato allarmante sul mondo degli adolescenti, abbondanti ai loro vizi e alle loro trasgressioni. Un mondo che gli adulti non conoscono e spesso non fanno nulla per conoscere. Salvo poi ritrovarsi davanti una figlia che fa la baby squillo o un figlio che fa uso di cocaina. Quando decidono di intervenire è ormai troppo tardi. Che target di persone si rivolge a lei per il «controllo giovani?» Sono soprattutto genitori facoltosi, che vivono in quartieri come Parioli, Monteverde o Talenti. Coppie che si possono permettere di pagare dai 1.500 ai 3.000 euro per 10 giorni di indagini. Si tratta di imprenditori o professionisti della Roma bene, che hanno poco tempo da dedicare ai figli. Vengono con una foto del ragazzo o della ragazza (con un'età compresa tra i 15 e i 19 anni) e mi chiedono di scoprire se salta la scuola, fa uso di droga, dove va la sera. A volte non sanno nemmeno quali amici frequentano e che abitudini hanno. Questo perché non c'è dialogo in famiglia. Si disinteressano, preferiscono viziarli. Gli comprano la minicar e l'Iphone 5, gli danno la paghetta e poi aspettano la pagella. Quello che fanno con i soldi, come guidano, con chi escono, non gli interessa. A meno che non succede un fatto eclatante: fanno un incidente, prendono il debito a fine anno oppure la preside li contatta per le troppe assenze in classe. Qual è la giornata tipo di un teenager dei Parioli? Vanno a scuola, se ci vanno. Quando decidono di «fare sega» si riuniscono nei bar. C'è né uno di riferimento in ogni quartiere. Per dare prova ai compagni della bravata si scattano una foto e la postano sui social network, Twitter o Facebook, tanto l'analfabetismo informatico dei genitori gli permette di non farsi scoprire. Poi c'è il momento della canna. Hashish e marijuana hanno quasi sostituito le sigarette. Non contenti, a pranzo, comprano negli spacci bottiglie di vino da bere in comitiva. Nel migliore dei casi accompagnano l'alcol a un panino comprato nei fast food. Altrimenti a digiuno è anche meglio, così l'effetto stordimento arriva prima. L'imperativo infatti è sconvolgersi», come dicono loro. Se tutto va bene alle 15 tornano a casa a studiare. In questo stato di stordimento i risultati sono scarsi, ma non è importante, perché tanto per la scuola fanno il minimo indispensabile. In alternativa pros eguono il pomeriggio all'insegna dello sballo. Alla mamma raccontano che vanno a casa di un amico a fare in compiti, invece vanno nel parco per fumare indisturbati le canne. Alle 19 poi scatta l'aperitivo, come per gli adulti, e di nuovo giù a bere. Chi gli procura il fumo o la droga? Ormai non c'è bisogno di spostarsi nelle borgate, lo spaccio avviene in pieno centro. C'è sempre uno della comitiva che si espone per comprare l'hashish o la marijuana. I ragazzi più intraprendenti diventano a loro volta mini pusher, anche dentro la scuola. Nei casi estremi, quando in ballo c'è la cocaina, la nascondono a casa di uno di loro e la consumano lì mentre i genitori sono a lavoro. È ovvio che trasgredisce di più chi ha più soldi. È anche vero però che in un gruppo, con 5 euro a testa, si riesce fumare, bere e mangiare. Se questo avviene in settima, il weekend che succede? Nel weekend «la sconvolta» si esaspera ancora di più. Si fa tutta una tirata: dopo l'aperitivo si va in discoteca, solitamente al Piper. Prima di entrare, i ragazzi con 10 euro comprano una pasticca simile all'ecstasy, i cui effetti spariscono nel giro di 3-4 ore. Per evitare di spendere troppo con i cocktail, escono dal locale e vanno a bere in macchina. Si preparano dei miscugli a base di vino e aranciata. Il mix tra alcol e pasticche spesso gli provoca dei collassi. Alle due di notte, in questo stato confusionale, si rimettono alla guida. Le minicar sono insicure e se fanno un incidente il più delle volte hanno la peggio. Gli è capitato un caso simile a quello delle baby squillo dei Parioli? Un paio di anni fa ho seguito il caso di una 15enne. Mi sono accorto che comprava capi di abbigliamento griffati pagando in contanti. La madre non le aveva dato quelle somme. Così ho scoperto che frequentava una chat erotica e vendeva filmati hard, in cambio di una ricarica sulla Postepay. I clienti erano persone apparentemente normali, padri di famiglia. Prima di arrivare a prostituirsi, si comincia così. La situazione non è degenerata perché l'abbiamo presa in tempo. Ma non tutti i genitori sono tempestivi. La maggior parte di loro non ha polso, si sente impotente. Chi ha un figlio che fa un'attività sportiva o un lavoro part-time si sente fortunato.
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