Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

L'Italia si ferma, più lontano il taglio delle tasse

Esplora:
Tremonti

  • a
  • a
  • a

Nei prossimi tre anni infatti la pressione fiscale resterà invariata. Dal 2009 al 2011 si attesterà al 43,1% per poi ridursi al 42,8% nel 2013. Confermato invece il pareggio di bilancio al 2011. Il Consiglio dei ministri ha approvato la Relazione previsionale e programmatica insieme al ddl Finanziaria. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha sottolineato la novità della manovra economica. Si tratta di un testo quasi blindato: tre articoli e una manciata di tabelle su cui il Parlamento potrà svolgere una «discussione sui principi ma non sarà possibile il solito assalto alla diligenza». Il che significa come ha chiarito Tremonti che «non ci sarà spazio per emendamenti mictrosettoriali». E a bloccare qualsiasi strategia in questa direzione, il consiglio dei ministri ha già autorizzato il ricorso alla fiducia. Soddisfatto Tremonti ha detto che «sono stati confermati gli impegni presi». Ma veniamo alla correzione delle stime. Oltre al trend della crescita è stato ritoccato anche l'andamento del rapporto tra deficit e pil che passa dallo 0,1% inizialmente previsto allo 0,3%. Nel 2008, il deficit/pil è invece confermato al 2,5% ma nel 2009 si sconteranno gli effetti della debolezza della congiuntura internazionale. Il deficit/pil passa così al 2,1% (2% nel Dpef) nel 2009, all'1,2% nel 2010 (1% nel Dpef) e allo 0,3% nel 2011 (0,1% nel Dpef). La Finanziaria imposta per legge il regime di proroga delle agevolazioni previdenziali e fiscali per alcuni settori con lo stanziamento dei fondi per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. La revisione delle stime di crescita non avrà effetti sugli obiettivi di finanza pubblica. «L'indebitamento netto, corretto per il ciclo in base ai criteri europei, resta sostanzialmente invariato, al 2,5% per il 2008 e 2,1% per il 2009», ha spiegato Tremonti. Il ministro ha sottolineato che la scelta di varare una Finanziaria a luglio per tre anni allinea l'Italia agli altri Paesi europei. Il ddl stanzia 2,8 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Nel dettaglio, 1,5 miliardi da destinare alla contrattazione collettiva di cui 680 destinati alle forze armate a cui di devono aggiungere i 540 milioni per il 2008 e 2009 della vacanza contrattuale e altri 200 milioni che arriveranno dalla razionalizzazione delle spese dei dipendenti pubblici. In arrivo anche sconti fiscali per gli asili nido, per la formazione per i docenti e per incentivare l'uso degli abbonamenti ai mezzi pubblici. Tra gli altri interventi, prevista un'aliquota agevolata Irap per il settore agricolo, l'accisa agevolata per il riscaldamento nelle zone svantaggiate e le deduzioni forfettarie per l'autotrasporto.  

Dai blog