polemica
Bernardini De Pace controcorrente: "Il patriarcato? È una cosa vecchia"
Controcorrente e contro una certa narrazione della galassia femminista. Le dichiarazioni dell’avvocato matrimonialista Annamaria Bernardini De Pace rilasciate durante la puntata di martedì 30 dicembre di Mattino 5 riaccendono il confronto pubblico sul tema della violenza di genere e sul ruolo culturale attribuito al famigerato patriarcato. Parole nette, che si collocano in evidente contrasto con la narrazione dominante del mondo femminista e che non hanno mancato di suscitare reazioni polarizzate.
«Il picchiare i mariti, l’aggredire i mariti è tipico», ha affermato Bernardini De Pace, sottolineando come la violenza non sia un fenomeno esclusivamente maschile. L’avvocato ha poi riconosciuto una differenza fisica media tra uomini e donne, aggiungendo tuttavia che esistono anche uomini più fragili, «magri, piccoli e incapaci», ribaltando l’idea di una dinamica di potere sempre e solo unidirezionale. Il passaggio più controverso resta però quello sul patriarcato: «L’idea del patriarcato nel 2025, quasi 2026, basta. È proprio una cosa vecchia».
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Affermazioni che vanno in direzione opposta rispetto alla retorica femminista prevalente, secondo cui la violenza contro le donne — e in particolare il femminicidio — sarebbe l’espressione estrema di un sistema patriarcale ancora strutturalmente radicato nella società. Per molte associazioni e attiviste, parlare di “patriarcato superato” rischia di minimizzare un fenomeno che continua a produrre vittime e disuguaglianze. Non per Bernardini De Pace, da anni figura di spicco nel diritto di famiglia, secondo cui ilconflitto nelle relazioni affettive non può essere ridotto a uno schema ideologico rigido.