PROPAGANDA IN CLASSE

Albanese, inizia la “fuga” delle scuole: a Bologna annullato l’incontro

Giulia Sorrentino

Comincia il fuggi fuggi delle scuole dalla relatrice Onu Francesca Albanese. Aveva iniziato il suo tour negli istituti scolastici italiani organizzati dalla rete dei «Docenti per Gaza», male modalità con cui avvenivo hanno portato il ministero dell’Istruzione ad inviare ispettori sia in Emilia-Romagna che in Toscana. Erano due ore in cui la special rapporteur si collegava da remoto, senza alcuna forma di contradditorio, e gli alunni per porle delle domande dovevano compilare un apposito form. E, proprio in virtù delle misure prese dal ministro Valditara e dalle polemiche che la presenza di Albanese ha generato (visto che molti presidi sembra fossero anche all’oscuro di queste iniziative), che l’Istituto professionale Aldrovandi Rubbiani di Bologna ha annullato l’evento che aveva in programma. Come si apprende da Bologna Today, la denuncia di due docenti appartenenti alla rete «La scuola per la Palestina» hanno subito gridato alla «censura. Denunciamo questo clima intimidatorio nelle scuole che impedisce la crescita serena e libera dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze», scrivono.

 

 

Diverso il parere di Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega a Bologna: «È una vittoria della Lega e un primo passo a tutela delle famiglie. Tuttavia, è fondamentale che tutte le scuole coinvolte facciano lo stesso. Chiediamo che i responsabili di queste iniziative, intraprese senza il consenso delle famiglie, chiariscano l’accaduto, perché il ruolo degli insegnanti è di insegnare, non di indottrinare». A esporsi anche Francesco Sassone consigliere regionale di Fratelli d'Italia: «Bene ha fatto il Governo ed il Ministro ad annunciare ispezioni. E bene ha fatto chi ha scelto liberamente di fare un passo indietro ed evitare che si legittimi nelle scuole chi giustificagli assalti nelle sedi dei giornali o che giustifichi il terrorismo di Hamas».

 

 

Sul fronte toscano, mentre arriva la solidarietà della sigla Flc-Cgil Livorno ai docenti del liceo Dini di Pisa, a prendere posizione è anche Azione che esprime «ferma e netta condanna nei confronti della decisione del ministro di inviare ispettori ministeriali negli istituti scolastici di Pisa e Pontedera». Secondo Alberto Manca Benedetti, segretario provinciale del partito di Calenda si tratta di «un metodo del tutto inaccettabile in uno Stato democratico». A rispondergli è Federico Mollicone, Presidente della Commissione Istruzione della Camera di FdI: «Le accuse mosse da alcuni esponenti di Azione contro Valditara sono totalmente fuori luogo e strumentali. L’autonomia scolastica, che da sempre sosteniamo, non può essere un pretesto per veicolare propaganda unilaterale e posizioni estreme, soprattutto se prive di contraddittorio».