il caso
Famiglia nel bosco, Al Bano: "Maltrattati perché controcorrente, offro casa e lavoro"
Un'offerta generosa quella di Al Bano ai genitori della "famiglia del bosco" di Palmoli. Casa gratis a tempo indeterminato e, se vorranno, anche un lavoro. L'impressione è che quella della coppia anglo-australiana sia anche, o soprattutto, una battaglia culturale ma mai dire mai. "Quanto capisco la famiglia che vive nel bosco, avevo fatto la stessa scelta per me, Romina e i nostri figli. Ora metto loro a disposizione una casa. E, se mi contatteranno, anche un lavoro perché non si voltano le spalle all’umanità", dice il cantante di Cellino San Marco al Corriere della Sera. Nathan Trevallion e Catherine Birmingham si sono visti togliere dal tribunale i tre figli, che si trovano dal 13 novembre in una casa famiglia, per l’inadeguatezza dell’alloggio, la mancanza di socialità, il nodo della scuola.
"Ho vissuto anch’io in una casa vicino al bosco, lontana dal centro abitato e a prova di comodità. E, quando ho sentito la loro storia, sono rimasto impressionato. La mia è stata una scelta. Non volevo che i miei figli vivessero nel caos e nell’inquinamento. Mi sposai con Romina il 26 luglio del 1970; cominciai a far costruire la nostra casa a settembre", dice Albano Carrisi in arte Al Bano. "Fino a quando avevo 17 anni ho vissuto in una casa con il bagno esterno. In molte abitazioni era fuori, vicino alla cucina", raccconta mettendo in parallelo la sua infanzia con quella dei bambini di Palmoli.
Ma cosa offre ai coniugi? "Nella mia tenuta ci sono parecchi appartamenti. Sono vicino al bosco, ci sono gli animali. Invito loro a venire e vedere. Gli offro casa a titolo gratuito e senza limiti di tempo. Loro sanno quello che stanno facendo e io pure". In che senso? "Mi stanno cercando gli autori di tanti programmi televisivi, ma io non voglio dire altro perché c’è chi potrebbe pensare che voglia farmi pubblicità. Seguo solo il mio istinto. Sono convinto che quei genitori siano brave persone e che siano stati maltrattati per una scelta di vita controcorrente, alla Robinson Crusoe. E poi, abbiamo visto tutti le immagini dei loro bambini felici".