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Sinner, “rubati” i dati cerebrali per addestrare i soldati in Cina. La scoperta choc sullo spionaggio

Rosa Scognamiglio

Jannik Sinner sarebbe al centro di un’operazione di spionaggio per conto del governo cinese. A rivelarlo è il giornalista investigativo americano Pablo Torre, il quale sostiene che siano stati “rubati” i dati cerebrali del pluripremiato tennista al fine di “addestrare i soldati cinesi del futuro”. 

La presunta operazione di spionaggio

Secondo quanto dichiara il giornalista nell’ultima puntata del suo podcast, “Pablo Torre finds out”, qualcuno vicino al governo cinese avrebbe hackerato la tecnologia di biofeedback FocusCalm per carpire le informazioni relative alle “onde cerebrali” di Sinner. FocusCalm è un dispositivo prodotto dalla società BrainCo, un'azienda cinese di neurotecnologie, che serve per aiutare gli sportivi a gestire la concentrazione e lo stress. Come funziona: gli atleti indossano una fascia sulla testa, la classica headband, dotata di sensori che misurano l’attività cerebrale. Al dispositivo viene collegata un’app che rileva i cosiddetti “FocusCalm score”, ovvero punteggi in grado di fornire indicazioni sulla condizione mentale dell’atleta (se è calmo o teso, ad esempio).

 

 

“Rubati i dati anche ad altri atleti”

Nel corso del programma, il giornalista americano ha svelato i risultati di un’indagine lunga sei mesi, condotta con Hunterbrook Media, una società di notizie investigative, in merito alla presunta operazione di spionaggio. Oltre al tennista italiano, sarebbero stati rubati anche i dati cerebrali di altri atleti, come la tennista polacca Iga Swiatek, la scialpinista statunitense Mikaela Shiffrin e il pilota Ferrari Charles Leclerc. Secondo Torre, le informazioni ottenute sarebbero state trasmesse “in totale segreto” al governo cinese per ottimizzare alcune applicazioni aeronautiche e militari utili ad “addestrare i soldati del futuro”.