“Dalla cancel culture al metodo Trump. È finito il politicamente corretto?”. L'evento con Cerno e Osho a Caorle
Tempi e il Comune di Caorle hanno organizzato la quarta edizione del Premio giornalistico Luigi Amicone, in memoria del fondatore ed ex direttore della rivista. Da venerdì 13 a domenica 15 giugno è andato in scena il quarto appuntamento di “Chiamare le cose con il loro nome”, festival di incontri e dibattiti durante il quale è stato consegnato il Premio giornalistico Luigi Amicone e il Premio Luigi Amicone - Premio Cultura Città di Caorle. «L’avventura del festival “Chiamare le cose con il loro nome” e del Premio Luigi Amicone è arrivata alla quarta edizione – commenta il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura del Comune di Caorle, Luca Antelmo – Questa iniziativa nasce dalla necessità di riuscire a destreggiarci al meglio nella complessità che contraddistingue il mondo di oggi. “Chiamare le cose con il loro nome” è un titolo che abbiamo scelto proprio perché, oggi più che mai, crediamo sia importante riscoprire le radici della nostra realtà, per avere una base solida che ci permetta di ragionare criticamente e liberamente sugli eventi che si verificano nel nostro tempo. Grazie a questo evento, Caorle ospiterà personalità del mondo del giornalismo che si sono contraddistinte per la loro spinta ideale e la loro libertà di giudizio: non vediamo l'ora di poterli accogliere in questa tre giorni densa di contenuti”.
Sabato 14 giugno, in una piazza Vescovado gremita, sono saliti sul palco il direttore del Tempo Tommaso Cerno, l’autore di satira Federico Palmaroli, in arte Osho, e l’editorialista di Domani Mattia Ferraresi. Il tema della serata, durante la quale Palmaroli ha proiettato le sue vignette migliori sul maxischermo, è stato “Dalla cancel culture al ‘metodo Trump’. È finito il politicamente corretto?”.
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