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Il giallo del blog censurato. Anna Maria De Luca attacca Il Fatto Quotidiano

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“Dove è finita la libertà di espressione?”, è questo il titolo dell’articolo scritto a firma Anna Maria De Luca sul sito scuolanews.eu in cui si critica la scelta de Il Fatto Quotidiano. Questo quanto rivela la giornalista: “È una contraddizione in termini che un blog possa essere censurato o che venga richiesta una modifica di taglio politico. Eppure è successo. Il mio blog non andava contro la linea editoriale del Fatto, semplicemente raccontava il processo di internazionalizzazione degli ITS, operazione chiave non solo per il mondo della scuola ma per l’intero sistema Paese, avviato dal ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, ed in particolare degli accordi sottoscritti in Egitto due settimane fa. Perché quindi non è stato pubblicato? La contestazione ricevuta si riferiva al fatto che avrei dovuto parlare anche del caso Regeni – fatto terribile ma che nulla c’entra con gli ITS – e del contesto politico (antidemocratico) dell’Egitto. In altre parole, avrei dovuto dare un taglio critico a qualcosa che per me invece è positivo, l’esportazione del modello italiano di scuola, il potenziamento degli ITS, la possibilità di non avere immigrati a spasso ma immigrati che lavorano in Italia, inseriti a pieno titolo per competenze realmente richieste dalle nostre aziende, in un contesto lavorativo e sociale. Cosa c’entra questo con il caso Regeni?”.

“Perché - prosegue De Luca in un altro passaggio del lungo articolo - oggi nel mondo della comunicazione non è pensabile un format diverso, volto a costruire, anche pedagogico, si potrebbe dire, alla scoperta di ciò che di bello esiste nel mondo ed anche nella politica? Perché l’azione politica del governo deve essere sempre vista in negativo e mai nella sua parte positiva, perché esiste solo il bicchiere mezzo vuoto sulla stampa e mai quello mezzo pieno? Cosa c’entrano gli ITS e il ruolo internazionale che l’Egitto sta avendo, in particolar modo su Gaza, con la questione di Regeni? Perché non posso scrivere che è una bella cosa che il ministro vada nei Paesi del Nord Africa per promuovere la scuola italiana e dare un contributo fattivo ai problemi dell’emigrazione?”.

“Mi dispiace molto per quel che è accaduto perché al Fatto hanno lavorato miei ex colleghi bravissimi, e ci lavorano ancora giornalisti seri. Credo che il mondo dell’informazione debba interrogarsi oggi su questo, i blog sono gratuiti, scritti da persone che non hanno rapporti economici con il giornale ma fino a che punto bisogna seguire una linea predefinita e autocensurarsi prima di essere censurati? Il tema che vorrei sollevare quindi non è contro Il Fatto Quotidiano, io posso sopravvivere benissimo senza avere un blog sul Fatto e anche il Fatto continuerà a stare benissimo senza il mio blog, ma sul grado di libertà che esiste oggi in Italia persino nei blog. Per forza bisogna andare contro qualcosa o qualcuno per poter avere una opinione?”, la conclusione di De Luca sulla vicenda del blog sul quotidiano diretto da Marco Travaglio.

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