
Bruno Vespa fulmina Ruotolo: "Chieda a Gentiloni e a Minniti". La replica di fuoco alla sinistra

L'affondo di Bruno Vespa sul caso Almasri agita la politica. Il conduttore di Cinque Minuti al termine di un serrato botta e risposta tra il verde Angelo Bonelli e il viceministro Francesco paolo Sisto sul caso del generale libico, e dopo lo sfogo della premier Giorgia Meloni sui giudici, aveva tuonato: "Quello che i signori dietro la lucetta rossa non sanno ma che i parlamentari di ogni partito sanno è che in ogni Stato si fanno delle cose sporchissime, anche trattando con i torturatori per la sicurezza nazionale, questo avviene in tutti gli Stati del mondo".

L'affondo di Vespa: "Per la sicurezza nazionale...". E la sinistra va in tilt
Tra le reazioni dei partiti di opposizione spicca quella di Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale del Pd: "’Si fanno cose sporchissime per la sicurezza nazionale'. Commentando così il caso Almasri, ieri sera Bruno Vespa nei suoi 5 minuti ha superato se stesso. Altro che terza Camera, è diventato il portavoce ufficiale di Palazzo Chigi".

Almasri, Sisto bacchetta l'ex pg Salvi: "Basta con la caccia all'untore"
Parole a cui lo stesso conduttore Rai replica con una lunga e argomentata nota: "L’onorevole Ruotolo chieda chiarimenti sulle ’cose sporchissime' che fanno governi d’ogni colore e latitudine a Marco Minniti e Nicola Latorre, che per conto del Pd si sono occupati al più alto livello della sicurezza nazionale". Nello specifico, "sul generale Almasri i governi Renzi e Gentiloni sanno certamente qualcosa", rilancia il popolare giornalista televisivo. E se al principale sindacato dei giornalisti Rai, che con il suo Esecutivo aveva osservato "così non è informazione ma propaganda che sa di regime", Vespa dice che "«all’Usigrai posso solo perdonare l’ignoranza", nei confronti dei 5 Stelle - che lo hanno invitato a lasciare la Rai per candidarsi in FdI - l’ex direttore del Tg1 non nasconde la sua "meraviglia per il M5s che ha un presidente premier in due governi". "Dovrebbero sapere benissimo - ribatte il giornalista ai suoi critici - che operazioni moralmente discutibili vengono fatte in ogni Stato da governi di ogni colore, per ragioni di sicurezza nazionale. Con tutto il rispetto - conclude - invece che denunciarmi alla Vigilanza Rai, chiedano chiarimenti al Copasir".
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