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Dante censurato, Souad Sbai: "Smantellano la cultura. E la sinistra li giustifica"

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Valentina Bertoli
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«È inaccettabile. Io volevo venire in Italia per studiare Dante e Petrarca e per insegnarli poi in Marocco. Vogliono smantellare la cultura italiana»: è questo l’amaro commento dell’ex deputata Souad Sbai alla notizia dell’esenzione di due studenti musulmani di Treviso dallo studio di Dante.

 

Cosa ne pensa?

«A forza di fare richieste ignobili, ci diranno di spogliarci. Io sono venuta in Italia per studiare Dante e l’ho fatto finché ho potuto. La cultura italiana è tutto: dove vogliamo arrivare?».

La Divina Commedia è stata definita «un’opera a sfondo religioso», ma è una tappa obbligata. Non è così?

«Non bisogna giustificare nulla. I musulmani integralisti hanno l’obiettivo di smantellare la cultura italiana. Sono ignoranti, non conoscono nean che il significato dei versetti del Corano. Fanno la jihad perché sono comandati da alcuni personaggi che fanno politica. È un movimento politico, economico e sociale. Ora basta».

È stato chiesto di rendere questi ragazzi liberi dall’obbligo delle verifiche. È integrazione questa?
«Questa è politica. Troveremo qualcuno di sinistra che li giustificherà. Ci manca solo Dante. Stanno avanzando perché stiamo dando loro la possibilità di farci arretrare. Vuoi vivere in questo Paese con questa cultura? Sì, allora ci rimani. No, allora te ne vai. C’è qualcuno dietro le quinte che sta spingendo per cambiare la cultura occidentale. Sono dei folli e vanno fermati».

Chi c’è dietro?
«La sinistra accetta tutto, ma sono i movimenti islamisti integralisti, che invece di insegnare Dante, insegnano la morte».

Come si posiziona rispetto alla polemica del crocifisso?
«Chi chiedeva di toglierlo erano le maestre di sinistra. Basta, bisogna agire».

Il numero delle moschee abusive in Italia cresce. È lì che si nascondono i lupi solitari?
«Sì, non possiamo arretrare perché ci terrorizzano con il terrorismo. L’Occidente ha paura e rinuncia alla sua esistenza. Reagiamo all’oscurantismo».

Le immagini delle donne recintate in occasione della festa di fine Ramadan hanno scosso tutti. In che direzione stiamo andando?
«Per loro la donna vale meno delle bestie, meno di un mulo. Certe cose non le ho viste nemmeno nel terzo mondo».

Qual è la soluzione?
«Dire di no a tutto. L’Occidente per loro è la casa degli infedeli. Prendi la tua valigia, torna alla casa dell’Islam e vedi che ti fanno. Domani non possiamo più tornare indietro. Questo è il cavallo di Troia».

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