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Dimartedì, Annunziata mai vista così: "Mi trema la voce", l'attacco a Meloni

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 È "la mia prima intervista" in tv dopo la candidatura elle elezioni europee, "credo di essere stata silenziosa a sufficienza...". Lucia Annunziata è ospite di Giovanni Floris a Dimartedì, su La7, è torna sull'addio alla Rai, seguito dalla discesa in campo con il Pd di Elly Schlein (nonostante nel mezzo aveva affermato che non si sarebbe mai candidata).  "Sai che cosa mi ha fatto decidere sul fatto che non potevo restare in Rai? - afferma la giornalista -  e che non potevo neanche restare marginalmente in giro senza fare una scelta? Quello che la premier ha detto di me più di una volta, e anche dopo che sono andata via".

A cosa si riferisce Annunziata che tira in ballo Giorgia Meloni nell'addio alla tv pubblica? "Ha detto che io non ero una giornalista, lo ha scritto in un libro che lavoravo in Rai perché avevo in tasca la giusta tessera - argomenta -  e quando me ne sono andata e ha detto, in un Comizio a Caltanissetta mi sembra, che non ero una giornalista". Mentre lo racconta appare un po' scossa: "Sono ancora arrabbiata, mi trema la voce" dice a Floris che chiede per lei un bicchiere d'acqua. 

In quel comizio Meloni aveva parlato della possibile partenza di Fabio Fazio e Annunziata, promettendo una Rai meritocratica. "E sta succedendo in Rai?", chiede allora Floris con la dem che replica: "Questo te lo vedi tu...".  Nel corso dell'intervista il conduttore ha fatto notare che Meloni è la più votata d'Italia: "Che riflessione ti fa venire questo sulla premiership, sugli italiani, sulla politica?". La risposta della ex conduttrice di In mezz'ora su Rai 3: "C'è una cosa che adoro di Giorgia, che lei usa il doppio standard a suo favore senza nessuna esitazione. Se ti va bene difendere una persona la difendi, se invece è una persona che non ti piace puoi dire di lei tutto quello che vuoi", afferma Annunziata. 

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