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Astrazeneca, Burioni "non ne ha indovinata una": la frecciata del virologo

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"Burioni non ne ha indovinata una": questa la frase dagli intenti impliciti eppure chiarissimi che il virologo ha lanciato su X, ripubblicando un suo intervento del 2021 sul vaccino anti Covid Astrazeneca che, "in casi molto rari può causare Tts", la sindrome da trombosi caratterizzata da coaguli di sangue e bassi livelli ematici di piastrine. Lo ha ammesso per la prima volta il gruppo farmaceutico anglo-svedese, nell’ambito di una causa collettiva nel Regno Unito. La notizia, diffusa dal Telegraph, è stata fatta rimbalzare sui media britannici. "Il meccanismo causale" con cui il vaccino può provocare Tts "non è noto", ha precisato l’azienda nei documenti legali depositati in febbraio. "La Tts - ha puntualizzato - può verificarsi anche in assenza della somministrazione del vaccino. Il nesso di causalità in ogni singolo caso sarà oggetto di prove da parte di esperti", ha aggiunto la società.

 

 

"Secondo gli ultimi dati provenienti dal Regno Unito, l’incidenza di trombosi dopo la prima dose di vaccino anti-Covid AstraZeneca sembra essere di un caso ogni 75.000 vaccinati circa. Questi sono tuttavia dati aggregati che servono a poco. Essendo l’incidenza di questo grave effetto collaterale molto diversa per sesso ed età, è indispensabile avere i dati disaggregati", scriveva Roberto Burioni tre anni fa. "Speriamo che arrivino presto, e che in questo senso si possa attivare anche la casa produttrice del vaccino, finora molto silenziosa e poco attiva", si legge nell'articolo riproposto dall'immunologo sul suo profilo social. 

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