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Europee, Ferrara demolisce la candidatura di Tarquinio: “Personaggio grigio, in stile Pd”

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Giuliano Ferrara disapprova su tutta la linea la possibile candidatura di Marco Tarquinio alle prossime elezioni Europee. In un articolo su Il Foglio il giornalista si scaglia contro il collega ed ex direttore di Avvenire: “Nel 2023, a un anno dall’invasione dell’Ucraina, ha mollato il giornale che dirigeva con discreti risultati editoriali, e ha ripreso con molta insistenza ad affacciarsi ai talk-show per rappresentare il partito della pace, da commendatore a commentatore, insomma bandiera bianca. Ora il Pd, che ha un penchant infallibile per i personaggi un po’ grigi, appena ne vede uno lo blocca e lo imbarca, vorrebbe candidare Tarquinio a Strasburgo, operazione non smagliante e politicamente ambigua ma legittima. Tarquinio è quel che si dice un piccolo caso, un pesce piccolo della opinionologia, e anche un pesce in barile, se vogliamo”.

 

 

Ferrara si sofferma poi sulle dichiarazioni di Tarquinio sulla guerra tra Russia e Ucraina: “Ha posizioni blandamente kirilliste, anche rispettabili in certi casi, sulle questioni oggetto delle guerre culturali e di valore più importanti, dall’aborto all’eutanasia al gender, ma senza mai esagerare e, se vogliamo, senza mai incidere, così, per dovere conforme. Il suo posto di banale follower dell’andazzo pacifista più convenzionale”. E la chiosa è alquanto polemica: “Di Tarquinio il miope e delle sue blande idee di resa a discrezione si sentiva il bisogno solo fino a un certo punto”.

 

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