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Gino Cecchettin, il messaggio ai genitori di Filippo Turetta: “Un dramma peggiore del mio”

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Gino Cecchettin continua il suo tour di presentazione del libro “Cara Giulia”, scritto dopo il drammatico femminicidio della figlia, Giulia Cecchettin. L’uomo, presente all’Università La Sapienza di Roma come ospite della terza edizione di Obiettivo 5, campus di formazione per l’equità e l’inclusione, ha mandato un messaggio ai genitori di Filippo Turetta, che dopo l’arresto confessò l’assassinio di Giulia: “Mi sono immedesimato nei genitori di Filippo diverse volte, anche perché sono molto razionale. Hanno tutta la mia comprensione, darei loro un abbraccio. Non li posso giudicare, stanno vivendo un dramma più grande del mio. Io cercherò di tornare a sorridere, ci sono già riuscito ho amici e figli fantastici. Loro faranno più fatica. Saranno sempre i genitori di un omicida”.

 

 

Ieri intanto, nella presentazione del libro a Padova, è emerso che Papa Francesco ha telefonato a Gino Cecchettin, con Matteo Zuppi, numero uno della Cei, come ‘intermediario’ al telefono: “Io ho un rapporto con i 'piani sopra' un po' equivoco - ha detto Cecchettin -, ma per quanto uno non ci creda, lui rappresenta due miliardi di persone. Quando senti le sue parole senti due miliardi di persone che ti danno una pacca sulla spalla e ti sostentano. Questo è un dono”.

 

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