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Dritto e rovescio, la "nota stonata" sul caso Salis: Lollobrigida smaschera la sinistra

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La vicenda di Ilaria Salis, l'insegnante italiana e attivista antifascista detenuta in Ungheria, è stata cavalcata dalla sinistra per polemizzare contro il governo di Giorgia Meloni, tirando anche in ballo il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida. L'esponente dell'esecutivo risponde alle polemiche nel corso di una intervista a Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio, su Rete 4. In questi giorni il ministro si è occupato, naturalmente delle sue "competenze specifiche", ha ricordato Lollobrigida con riferimento al subbuglio nel mondo dell'agricoltura per le proteste dei trattori contro l'Unione europea. Tuttavia, "qualcuno ha polemizzato sul fatto che non intendevo commentare questa vicenda in quanto il nostro governo, con il ministro degli Esteri, il presidente del Consiglio, le nostre istituzioni con il presidente Ignazio La Russa, se ne stanno occupando in maniera ottima". Detto questo, il ministro entra nel merito. 

 

Lollobrigida si augura che Salis dimostri la sua innocenza e che "vengano garantite le norme del rispetto" di qualunque imputato in ogni Paese. C'è però una "unica nota stonata", rimarca il ministro, "si tratta di una persona accusata di una aggressione", afferma Lollobrigida ricordando che la cittadina italiana è a processo per la presunta partecipazione a un raid punitivo.  Ebbene, c'è chi "giustifica le aggressioni in base di chi viene aggredito, io preferisco condannare qualsiasi azione violenza e da qualsiasi parte provenga e non giustificarla mai". Insomma, polemica sterile e strumentale quella sollevata dalla sinistra. 

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