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Città 30, Giubilei punge il sindaco di Bologna: "Cittadini colpevolizzati"

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Se per le strade di Bologna si rallenta, la polemica sulla città a 30 all'ora non si arresta. "Vi pare normale dibattere sul fatto che bisogna andare ai 29 all'ora nelle città, inquinando di più, consumando di più, togliendo tempo alla famiglia e al lavoro, per ideologia?", ha commentato la misura il vicepremier Matteo Salvini. Nella città 30 "bisogna crederci", è la replica del primo cittadino, rilasciata all'agenzia Dire: "Dico al ministro Salvini che ci deve credere in questo progetto. È molto importante introdurre nelle città, in alcune zone, una riduzione della velocità stradale. Bologna lo sta già sperimentando e sta funzionando". Questo è stato uno degli argomenti di dibattito proposti in studio a Stasera Italia. Francesco Giubilei è intervenuto nel corso dell'ultima puntata del talk-show. "Abbiamo bisogno di buonsenso, che manca totalmente in questa misura", ha detto subito. 

 

 

"Bologna ha una parte del centro con la ztl, per cui le macchine non possono entrare, viene estesa, la misura dei 30 chilometri all'ora, in un'area che non è quella del centro storico. Per fortuna è una delle città in Italia con un più basso tasso di mortalità, ma così facendo si colpevolizzano i cittadini", ha continuato il presidente della Fondazione Tatarella e del movimento di idee “Nazione Futura”. "Limiti di 30 chilometri all'ora vicino agli ospedali, vicino alle scuole. Nelle aree specifiche ben venga, però colpevolizzare tutti i cittadini, aumentare gli ingorghi, aumentare anche la CO2 è un qualcosa che non ha ragion d'essere. In Italia questa misura è stata introdotta in città molto più piccole rispetto a Bologna, che non ha neanche una linea di metropolitana. Chi ne paga le conseguenza sono i cittadini. Sta rendendo la vita difficile agli italiani", ha concluso l'ospite di Alessandra Viero. 

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