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Prodi ci riprova: "Mi fregò nel 2006". E Vespa non ci sta, come sistema il prof

Luigi Frasca
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Bruno Vespa non ci sta e replica alle accuse di scorrettezza, durante il faccia a faccia del 2006 con Berlusconi, che Romano Prodi gli ha rivolto durante l’ospitata a Piazza Pulita da Corrado Formigli. «Quando disse che avrebbe abolito l’Ici guadagnò 5 punti. Era stato stabilito che fossi io l'ultimo a rispondere, qualcuno mi ha fregato. Se glielo dissi a Berlusconi? No, ero troppo arrabbiato». Un’accusa a cui il celebre conduttore di Porta a Porta ha risposto a stretto giro: «Ho da cinquant’anni stima e affetto per Romano Prodi. Perciò mi dispiace profondamente che contro ogni evidenza continui ad attribuirmi- come ha fatto ancora da Formigli- una gravissima scorrettezza che non ho mai compiuto».

 

La spiegazione è semplice. Vespa ha spiegato come «prima dei due confronti con Berlusconi nella campagna elettorale del 2006, avvenne un sorteggio: Berlusconi avrebbe dovuto avere l’ultima parola nel confronto moderato da Clemente Mimun, Prodi in quello moderato da me - ha sottolineato il giornalista - Per una svista di Mimun, fu Prodi a concludere il primo confronto».

 

Per questioni di accordi e di par condicio la «svista» di Clemente Mimun doveva essere in qualche modo corretta e così toccò a Vespa invertire l’ordine dell’ultimo intervento. «Era perciò scontato che fosse Berlusconi a dover chiudere il mio e così avvenne. Esistono le registrazioni a dimostrare quanto sostengo. Non c’è dubbio che il Cavaliere se ne sia fortemente avvantaggiato con la promessa dell’abolizione dell’Ici. Ma io non ne ho alcuna responsabilità. Spero di aver fatto chiarezza una volta per sempre». Insomma nessun complotto ai danni del «professore» semplicemente un errore di altri che costrinsero Vespa a correggere il tiro. 

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