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Quarto Grado, "non c'era premeditazione". Abbate e l'impossibile errore di Filippo Turetta

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La morte di Giulia Cecchettin e le responsabilità di Filippo Turetta tengono banco durante la puntata del 24 novembre di Quarto Grado, programma tv di Rete4 condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. Il giornalista di Panorama Carmelo Abbate figura nell’elenco degli ospiti invitati nel salottino di Mediaset per discutere il caso e dà una sua lettura dei fatti degli scorsi giorni: “Io non credo che lui abbia eseguito un piano criminale, ma credo che sia un ragazzo in balia di qualcosa che è andato oltre la sua volontà. Io, ad oggi, non parlo di premeditazione, se poi verranno fuori degli elementi successivi ne possiamo discutere, io non vedo una premeditazione ad oggi. Se voi mi dite che lui fa il sopralluogo in un posto per andare ad uccidere la ragazza, allora si mette sotto la telecamera?”. Argomentazioni che non trovano il gradimento di Carmen Pugliese, ex pm e ospite fisso del programma del venerdì sera.

 

 

Si parla poi del fatto che Filippo Turetta rientrerà sabato 25 novembre in Italia con un volo di Stato. La giornalista dell’Adnkronos Silvia Mancinelli storce però il naso: “Arriverà a Venezia con un Falcon900, che sette anni fa riportò in Italia il fuciliere della Marina Salvatore Girone. E’ un aereo dell’Aeronautica e sappiamo che dalla Germania a Venezia non sono così tante ore di macchina, si sarebbe potuto anche usare un cellulare”. Concorda con lei Nuzzi: “Io lo sto scrivendo sui miei social da giorni, bisogna usare un cellulare, Turetta tornasse con un bel cellulare, al confine lo andiamo a prendere, poi faccia il suo corso la Giustizia”.

 

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