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Spot Esselunga, la teoria di Selvaggia Lucarelli: "Chi ha raccolto la pesca..."

Contro lo spot di Esselunga ci vorrebbe una contro-reclame che mostra il dietro le quinte della pesca, probabilmente colta da un migrante costretto a lasciare la famiglia nel suo Paese. Selvaggia Lucarelli torna sulla pubblicità del supermercato di cui si parla da giorni e che ha diviso l'opinione pubblica tra chi la trova efficace e commovente e chi la vede come una promozione "politica" della famiglia tradizionale. Nel corso della puntata di giovedì 28 settembre di Piazzapulita, il programma condotto da Corrado Formigli su La7, la giornalista afferma che "Esselunga non è un'azienda qualunque, anche perché ha finanziato la Lega", dice Lucarelli che cita il proprietario Bernardo Caprotti, scomparso nel 2016, strenuo oppositore delle coop rosse. "È un'azienda amica di quella parte politica del paese, questo possiamo dirlo serenamente... E lo spot fa il gioco del centrodestra in questo momento perché in qualche modo è un endorsement della famiglia tradizionale", sentenzia la giornalista. 

 

Durante la trasmissione è stato ricordato il post di Giorgia Meloni sulle polemiche sollevate dalla sinistra, con la premier che giudica la pubblicità "bella e toccante". "Se io fossi un pubblicitario alla retorica risponderei con la retorica - è il ragionamento di Lucarelli - proporrei un anti-spot in cui si mostra il dietro le quinte. Chi ha raccolto la pesca che la bambina porta al papà? Chi è che è andata a raccogliere quella pesca in Italia? Probabilmente un migrante che è arrivato qui e fa i famosi lavori che gli italiani non vogliono fare". Non basta il paragone, quantomeno surreale. Il migrante della pesca "magari ha lasciato a casa la moglie e il figlio cercando di fortuna qua in Italia, sarebbe interessante che a quel punto Salvini e Meloni mostrassero un po' di commozione, di empatia facessero un tweet", è la fantasiosa argomentazione di Lucarelli che sembra lasciare perplesso anche lo stesso Formigli.